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Straordinaria la passione dell'Olimpico

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Un poker che offre alla Roma un quarto accessibile contro la Samp, ma l'inizio era stato troppo sofferto, Vucinic non in grado di recitare quel copione, sponda e uno-due veloce, che è prerogativa di Totti, inizialmente in panchina. Finisce in gloria ed è giusto così, per quella mezz'ora finale travolgente. Clima dannatamente sgradevole ad accompagnare la lunga giornata, aperta dalla solita bella Udinese di Pasquale Marino, risolutivo in pieno recupero Floro Flores, punta panchinara di lusso, altra delusione per il Palermo che forse si sentiva già a posto dopo il pari bianco in Friuli. Annunciato il passaggio della Fiorentina, doppietta di Pazzini a cancellare dal tabellone l'Ascoli, unica superstite tra le squadre cadette, a loro volta assai meno partecipi, per intensità, rispetto al passato, quando la Coppa concedeva spazi importanti alla Serie B. La sorpresa è il passaggio del Catania a spese del Milan, ma la vittoria di San Siro all'andata aveva già offerto un chiaro segnale. Alla Samp non creano ostacoli le macerie del Cagliari. Oggi si definisce la schiera delle otto protagoniste del terzultimo atto della competizione, già occupata una casella dall'Inter, in versione da spiaggia dopo aver messo a ferro e fuoco Reggio Calabria. In grande equlibrio la sfida di Napoli, dove la Lazio difende un minimo vantaggio: molto dipenderà dall'umore dei romani, giocatori e tecnico: quest'ultimo vicino al distacco, forse diverrà protagonista nello stadio che lo ospita stasera.

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