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Sci, in Finlandia

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Poi, domani, tra i pali stretti scenderanno gli uomini. A Levi, in Finlandia, oltre il circolo polare artico: piste facili, ma da qualche parte bisognava pur cominciare dopo che a fine ottobre le nevi di Soelden avevano alzati bandiera bianca per il troppo caldo. Ci aspetta probabilmente una stagione strana: la stagione post-olimpica lo è per definizione, dal momento che i veterani, superato l'ultimo obiettivo agonistico, si ritirano (come Daron Rahlves e Michaela Dorfmeister). Soprattutto si sbloccano i contratti fra aziende produttrici di materiali tecnici e atleti, con tutto quel che ne consegue: così, per esempio, Bode Miller è atteso a una vera e propria rinascita. Gli azzurri vivono un periodo durissimo: le squadre si presentano ai nastri di partenza grazie alla passione di allenatori che hanno accettato di lavorare senza stipendio in estate pur di portare a una condizione decente i loro atleti. I quadri tecnici sono stati ridotti all'osso, si è puntato su un quartetto di atleti (Rocca, Fill, Blardone e Simoncelli) dedicatosi alla polivalenza nella speranza che da loro arrivino i risultati necessari per ridare serenità all'ambiente. Favoriti per la vittoria finale? L'austriaco Raich, ovviamente. Poi il norvegese Aksel Lund Svindal e il già citato Bode Miller. Tra gli outsider, Maier e Ligety. In campo femminile, dopo che Janica Kostelic ha scelto di prendersi un anno sabbatico per curare i suoi mille acciacchi, la favorita per la coppa generale non può non essere la svedese Anja Paerson seguita dalle austriache Marlies Schild, Nicole Hosp e Katrin Zettel. Da non sottovalutare però le (affascinanti) statuntensi Julia Mancuso e Lindsey Kildow. Tra le azzurre, spetterà soprattutto a Nadia ed Elena Fanchini cercare il podio.Dom. Lat.

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