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di LUIGI SALOMONE UN DISASTRO! Nemmeno il più pessimista dei laziali poteva prevedere dati così allarmanti.

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Finora sono stati venduti circa 12.000 abbonamenti mentre erano stati piazzati 3.000 tagliandi nella capitale più altri 800 a Palermo per i tifosi rosanero. Al momento, rispetto alla scorsa stagione, si sono perse circa 7.000 tessere con la curva Nord che, dopo tanti anni, non è andata esaurita durante l'estate. La proroga della campagna abbonamenti fino al 24 settembre difficilmente produrrà sconvolgimenti e quindi la Lazio giocherà quasi in trasferta anche all'Olimpico. Una disaffezione generalizzata che ha colpito tutti i settori dello stadio. E se in curva era prevedibile con lo sciopero proclamato dagli Irriducibili, non ci si poteva certo attendere una risposta del genere dal resto dei sostenitori biancocelesti. L'Asssociazione Lazio Club non esiste più, la Tevere è deserta, la Monte Mario non si riempie più da anni mentre la curva Maestrelli potrebbe restare chiusa perché al massimo ci vanno un migliaio di tifosi. L'emorragia è continua da tre anni. La gestione Lotito è partita con circa 28.000 abbonati e una presenza media di circa 35.000 spettatori. Oggi allo stadio ne vanno un po' più della metà e la colpa non può essere solo della «Legge Pisanu» o del proliferare delle televisioni. C'è qualcos'altro che la società dovrebbe analizzare per cercare di recuperare il pubblico che è sempre stato il dodicesimo in campo della Lazio. Viste le cifre, risulta incomprensibile l'ostracismo nei confronti del Flaminio che contiene 25.000 spettatori ma sembra, a questo punto, l'ideale per il club biancoceleste che tornerebbe a casa dopo tanti anni. Meglio avere uno stadio più piccolo ma pieno, dove si può sfruttare la spinta del pubblico piuttosto che giocare nel deserto. Ma la società ha preferito puntare sull'Olimpico che offrirà domani pomeriggio uno spettacolo tristissimo. Mai la Lazio nella sua storia aveva giocato la prima in casa con un pubblico così esiguo tra paganti e abbonati. Tant'è, la squadra di Rossi dovrà compiere un miracolo sportivo straordinario perché vent'anni fa, nella stagione del meno nove, l'Olimpico offriva ogni partita uno splendido colpo d'occhio. Stavolta i giocatori saranno davvero soli, insieme con pochi affezionati tifosi. Intanto la squadra ha continuato la preparazione a Formello. Saranno valutate oggi le condizioni di Cribari appena guarito dalla febbre. Mutarelli ha alzato bandiera bianca, Makinwa è quasi fuori causa. Dubbio Foggia-Manfredini, oggi la rifinitura.

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