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La nostra forza è il gruppo, dobbiamo crederci

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Amantino Mancini a un passo dal suo sesto derby parte proprio da qui. «È un soprannome, bello perchè c'è Dio in mezzo e il calcanhar: il tacco». Già, voi brasiliani ne sapete qualcosa da Socrates in poi. «Socrates, ora è diventato dottore, ha portato lui il colpo di tacco in Brasile. Per noi è una cosa normale, ci proviamo, forse gli altri non lo fanno perchè hanno paura di sbagliare. Per noi va bene lo stesso, ci provi una, due tre volte, poi viene». C'è Lazio-Roma, mai visto cose del genere altrove? «Atletico Mineiro-Cruzeiro in Brasile è la stessa cosa. Si scherza tutta la settimana esattamente come a Roma. La differenza è che qui se ne parla già da sei mesi prima». Non c'è troppa pressione qui a Roma? «Da quando sono qui solo in un'occasione, quella della partita interrotta, non mi è piaciuto il comportamento del pubblico. Le altre invece sono state delle gare normali». Roma senza Totti. «Per noi è una grande perdita, lui al derby fa spettaccolo, lo sente particolarmente. Ma sarà sempre un derby, una gara importante». Il capitano andrà in panchina, non quella ufficiale. «Per noi uno stimolo in più». Di Canio ha detto che Totti gli mancherà. «Al di la della rivalità, credo che la sua assenza non cambierà il senso della partita». Uomo derby della Roma? «La nostra forza è il gruppo, andiamo in campo in undici e dobbiamo essere determinati, concentrati, consapevli della nostra forza. Difficile dirne uno». Lei lo fu in passato, proprio con quel tacco. «Magari io, un'altra volta». E la designazione ha stabilito che sarà la stessa terna a dirigere la gara. «Bene, tutto combacia... peccato non ci sia Cassano a fare il cross». Già, Cassano le mancherà? «Di lui non parlo. È un amico ci sentiamo spesso al telefono, com'è giusto che sia: l'amicizia continua». Un giocatore che prenderebbe in prestito per il derby? «Ronaldinho, ma non dobrebbe giocare dalla mia parte come sta facendo ora al Barça: magari mi metto io davanti e lui a sinistra. Anche Henry non sarebbe male». Chi toglierebbe alla Lazio? «Liverani, lui è il cervello della squadra». Lo sa che è un grande tifoso romanista? «Beh, che male c'è, in campo però è un grande professionista». C'è una persona che vorrebbe vedere in tribuna? «Il mio papà». Se il derby fosse una canzone di che genere sarebbe? «Una musica brasiliana, una cosa da vivere in allegria, direi un samba» E se fosse un film? «Il gladiatore, perchè si tratta di una confronto, una battaglia». Un piatto da mangiare? «Sarebbe una feijolada, perchè ci sono molti ingredienti, è speziato. Piccante?Solo un po', non come la vostra carbonara». Falcao ha detto che lei deve andare ai mondiali, che è il più forte nel suo ruolo. «Lo ringrazio molto, mi fa piacere da un campione come lui, peccato non sia lui il ct del Brasile». Ha più chance di Mondiale lei o Cassano? «Credo Cassano». Dipenderà anche dal suo finale di stagione: quest'anno ha già realizzato undici gol: è il suo record? «No, in Brasile arrivai a quindici. Ma ci sono ancora tante partite, c'è il derby, la coppa Italia, la Uefa». Consiglierebbe a un connazionale di venire a vivere e giocare a Roma? «Sì, io mi sono trovato bene, è una città che porta bene ai brasiliani. Poi per quanto riguarda i tifosi è normale che quando le cose vanno male ti contestano. Ma quando vanno bene è una bella sensazione». Una volta smesso di giocare al calcio, pensa a un futuro a Roma? «Dipende da lei — dice indicando la fidanzata Roberta che assiste divertita all'intervista — se mi chiede di sposarla credo di sì». Perchè chi va via da Roma passa per un traditore? «Non so, chiedetelo ai tifosi». Se la sente di fare un appello ai suoi compagni? «Sì, una volta che faccio gol fatemi ballare la capoeira per un minuto senza saltarmi addosso... nel ballo sono migliorato, molto».

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