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Cuore Hawkins: voleva cedere il premio a Green

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La prima, quella che resta impressa negli occhi di tutti, sono le lacrime di Alessandro Tonolli. Il capitano, dodici anni con i colori della Virtus Roma cuciti addosso, ha dato sfogo a tutta la sua delusione. «Ci teenevo tantissimo. Per la società, per il nostro gruppo e per quei meravigliosi tifosi che ci hanno sostenuto. Siamo arrivati a un passo, per questo dentro brucia ancora di più». Poi una promessa. «Certo, ci proveremo ancora. Abbiamo l'Uleb Cup ed il campionato. Questa sconfitta non ci fiacca, ma piuttosto sarà uno stimolo a fare meglio». Ragazzo dal cuore d'oro Tonolli. Così come Hawkins. La sua grande sensibilità è esplosa dopo la consegna del riconoscimento di Mvp della finale. «Mi ha inorgoglito ma da da noi, negli Usa il premio del migliore va a chi gioca nella squadra che ha vinto. Per questo volevo dare il trofeo a Lynn Greer». Ma il playmaker della Carpisa Napoli non ha voluto accettare. «David è un mio caro amico. Merita quel premio per la costanza che ha avuto nelle tre partite giocate a Forlì». Ed ora Roma guarda avanti. Ieri Pesic ha concesso alla Virtus una giornata di riposo. Già venerdì si tornerà in campo per la sfida di campionato contro Varese (anticipo per la diretta televisiva su Sky). Forlì e questa Coppa Italia sfuggita di mano sono orma il passato. «Ma ripeto - è la conclusione del presidente Claudio Toti - che messa da parte a delusione dobbiamo prendere da questa esperienza le tante cose positive. Il carattere del gruppo, le qualità dell'allenatore sono la base da cui volgiamo ripartire. Certo abbiamo voglia di vincere e speriamo che questo possa accadere molto presto».

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