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Resse e traffico cambiano il volto di Torino

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A guardarla in questi giorni è davvero una capitale mondiale. Auto presidenziali che sfrecciano con tanto di scorta di poliziotti in moto con la sirena accesa. E ancora traffico, perché la strada è bloccata per consentire il passaggio rapido di qualche personalità. Il «Distretto Olimpico» è concentrato nel quartiere del Lingotto, quello della Fiat, dove vi è costantemente una folla di persone che vi si aggira nella speranza di vedere o stringere la mano a qualcuno che entra o esce dal Villaggio Olimpico. Intere famiglie, con bimbi nel passeggino e ragazzi con addosso cappellini e giubbotti targati Torino 2006. È pittoresco vedere la città dei «bugia nen» così piena di vitalità. Fiumane di gente si accalcano nelle vie centrali per prendere parte a qualcuno dei tanti eventi di questi giorni, dagli aperitivi alle inaugurazioni, di locali più o meno legati alle Olimpiadi. Ma tutto fa brodo. Ressa attorno agli impianti sportivi come il Palasport Olimpico, dove si svolgeranno le gare di hockey su ghiaccio, o il secondo impianto per l'hockey a Torino Esposizioni; o ancora l'Oval Lingotto dove avrà luogo il pattinaggio di velocità; il Palavela per la competizioni di short track e pattinaggio artistico. Folla anche attorno allo Stadio Olimpico dove si è svolta la cerimonia di apertura dei XX Giochi Olimpici e dove ci sarà la cerimonia di chiusura, con l'altissimo braciere che si staglia nel cielo torinese.

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