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Ma l'auto è in crisi o si tratta del solito bla, bla, bla...?

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In Italia si aggiunge anche lo sciopero delle bisarche, i camion attrezzati per trasportare le auto dalle fabbriche o dai magazzini di raccolta fino ai rivenditori. Qualche cifra significativa emerge dalla lunga relazione del Presidente Unrae, Salvatore Pistola: nel mese di maggio la flessione delle vendite in Italia raggiungerà il record negativo del 35%, qualcosa come 65.000 auto in meno, una perdita di fatturato industriale di 370milioni di euro . Un ulteriore aggravamento per i conti dello Stato, che, nei primi quattro mesi dell'anno, ha già subito un mancato introito di 150 milioni di euro di gettito Iva. Questo rallentamento «storicamente mai visto prima» si aggiunge alla situazione dell'Industria italiana, genericamente descritta «in stallo». Anticamera della recessione. Un segnale di rallentamento che, nel confronto europeo, dimostra che il nostro mercato ha la febbre alta, proprio perché donne e motori non sono mai stati in crisi, anche nei momenti più bui. La febbre alta sulle «quattroruote» si misura con il calo nei primi cinque mesi dell'anno, del 5,6% contro lo 0,6% degli altri paesi UE. È il momento di una reazione, perché il rimbalzo, che si prevede comunque possibile con la fine del blocco-bisarche, non potrà compensare totalmente le perdite accumulate. L'Unrae ha elaborato una proposta che si spera possa trovare un'attenzione migliore di tutte le altre presentate agli ultimi governi, di qualsiasi colore siano stati. Il Presidente Pistola nella prossima settimana, chiederà l'introduzione di una nuova fiscalità, con l'abolizione della tassa di possesso (il bollo) da sostituire con un prelievo proporzionale all'effettivo utilizzo dell'auto. Pochi centesimi di aumento del prezzo del carburante, in modo che, con assoluta equità fiscale, si tolgano costi a chi utilizza poco l'auto - o ne abbia una piccola, che consuma poco - caricandoli proporzionalmente su chi spreca o fa lunghe percorrenze, usurando maggiormente le strade. Insomma, auto a rotoli secondo L'Unrae, buone notizie, una settimana dopo, per il gruppo Fiat, che ha registrato in Italia una insperata punta di 100.000 visite con 15.000 prove su strada presso i suoi 8500 concessionari, per la presentazione della Croma. In Francia il Gruppo italiano ha registrato un aumento del 16,7%. Ma allora è crisi…o il solito bla-bla?

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