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Thuram recupera Emerson si sacrifica

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Sarà quel che sarà. Ieri, per avvicinarsi alla partita dell'anno, Capello ha comunque lasciato il gruppo a briglie sciolte: poco lavoro sul campo, un po' di palestra e via così. Con Thuram e Zebina che hanno svolto differenziato e che non si sono nemmeno «impegnati» in una partitella di calcio tennis come invece era successo giovedì. E quindi? La Juve è serena e tranquilla: ha lavorato per tutta la settimana con in testa solo la partita di domani, ha recuperato chi doveva recuperare e adesso aspetta. Di scendere in campo, di conquistare tre punti e di volare verso lo scudetto. Perchè è questo che sognano Moggi e Capello: ammazzare il campionato, sprintare verso la meta e non farsi più riprendere. Può succedere, certo. Anche senza Ibrahimovic. E nonostante il muso lungo di Del Piero, la pubalgia di Emerson (recuperato, certo), la condizione approssimativa di un Trezeguet che certe sirene vorrebbero di nuovo pronto ad andarsene, destinazione Spagna (Valencia, Barcellona, Real Madrid) o Inghilterra (Arsenal). Il morale, insomma, tende verso l'alto: il Milan visto contro il Psv Eindhoven fa ben sperare, la sua difesa non è parsa davvero ermetica e le gambe sono parse un po' imballate. Sembra quasi che la crisi che la Juve ha vissuto un mese fa si sia spostata verso est di un centinaio di chilometri giusto in tempo: e quindi vai con i buoni propositi e le speranze che precedono la sfida dell'anno. Dopo la mezza scampagnata di ieri al centro Sisport, nessun dubbio di formazione: Thuram è comunque recuperabile, Emerson pure, Nedved non vede l'ora di giocare quella che per lui rappresenta una vera finale e via di questo passo. Fino ad arrivare al «povero» Ciro Ferrara, da mesi ormai a un passo dalle 500 partite in serie A ma mai accontentato da Capello. Chissà: magari, a partita decisa, il tecnico friulano potrebbe intenerirsi e regalare al suo vecchio guerriero una passerella più che meritata.

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