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Decidono Corradi e Fiore nel primo tempo. Campioni d'Italia inesistenti: la vetta adesso è a 4 punti

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Stavolta la gara non si accende: la Juve non c'è, neppure nella grinta. Protesta la Lazio al quarto d'ora, quando Nedved entra in ritardo da tergo sulla caviglia destra di Albertini. L'arbitro ferma il gioco, anche se il pallone in quel momento era tra i piedi di Lopez; ci si aspetta l'ammonizione, invece il cartellino giallo non arriva. Più grave, forse, l'incertezza alla mezzora, quando Montero stende Giannichedda lanciato a rete da Liverani in corridoio centrale. Per il sudamericano solo «giallo», ma quella interrotta fallosamente sembrava proprio una chiara occasione da gol e meritava il rosso. Tra i due episodi, un fuorigioco che non c'era segnalato a Corradi su lancio lungo di Mihajlovic e un fallo laterale invertito su segnalazione errata del guardalinee. La ripresa si apre con una fuga sulla destra di Thuram interrotta da Mihajlovic: lo juventino chiedeva il fallo, Bolognino ha giustamente lasciato correre: l'intervento è nettamente sul pallone. Sull'out opposto, spalla a spalla tra Stam e Zambrotta e stavolta l'arbitro fischia. Sugli sviluppi dell'azione, tiro di Appiah da dentro l'area e rimpallo sul braccio teso di Giannichedda: difficile valutare la volontarietà del gesto, il direttore di gara lascia correre. C'era, subito dopo, il fuorigioco segnalato a Di Vaio, per il quale l'attaccante ha protestato a lungo. Sbagliata invece la successiva segnalazione su Corradi, in linea con Ferrara.

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