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Capello parla del futuro , di Sensi e della Roma «Rimarremo competitivi, non andrà via nessuno»

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Resto e vinco ancora

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È Capello e stavolta si presenta in sala stampa con un'aria felice, si vede che ha voglia di parlare. Rassegna stampa fotocopiata sotto il braccio, sorriso a novantaquattro denti e attacca... «Allora!? Oggi sono venuto preparato — dice mostrando le copie dei quotidiani del giorno — partiamo? Ma quanti siete oggi — continua ridendo — si vede che la Coppa Italia interessa molto». E giù via, il fiume scende a valle e porta con se tutte le novità del momento. Ma è evidente che Capello, sulla questione che sta tenendo banco in queste ore nella capitale (la cessione della Roma, ndr), rivela solo una minima parte di quello che sa veramente o può dire ai cronisti arrivati numerosi. E forse proprio per questo è così sereno e tranquillo. Cosa pensa delle dichiarazioni di Sensi su la possibilità di una sua cessione? «Noi siamo tranquillissimi, dobbiamo solo continuare a fare sul campo quello che abbiamo fatto finora». Il gruppo quindi non risente delle vicende finanziarie della società? «No, non abbiamo creato nessun problema finora e continueremo in questo modo. Sappiamo che il presidente risolverà tutto, noi pensiamo solo a giocare, siamo contenti del primato e del passaggio del turno in Uefa. Nello spogliatoio sento pochi discorsi di soldi e questa è una cosa molto bella». Sensi ha raccomandato ai futuri acquirenti della società il ds Baldini... e Capello? «Io ho un contratto per un altro anno e gli elogi al nostro ds mi hanno reso contento». Questo vuol dire che Capello rimarrà alla Roma anche dopo Sensi? «Dopo la scadenza del mio contratto saranno gli eventuali nuovi gestori a decidere. Se e quando ci sarà un passaggio di mano allora dirò cosa farò io». Un peccato lasciare una Roma così. «Già, resta il fatto che io credo in questa squadra, che ha un presente e un futuro visto che è giovane. Per ora sono qui con Sensi, chi verrà dopo deciderà». Quindi Capello non molla? «Non mi sembra bello lasciare una cosa creata e in cui credo molto». Magari in coppia con Baldini. «Perdere Baldini mi dispiacerebbe al di la dei rapporti di lavoro perché con lui ho un grande rapporto anche fuori. L'auspicio è quello di continuare così. Certo che...». Cosa prego, può spiegare meglio? «Mi ha sorpreso che propri lui così attento a tutto, si sia fatto "beccare" in una riunione "carbonara" con la presunta nuova proprietà». Un bilancio di questi dieci anni di gestione Sensi? «No grazie, ora siamo ancora in sella, non dobbiamo guardare alla storia ma al futuro e a quello che dobbiamo fare. La storia la scriveremo dopo». Si parla dei fratelli Toti per la successione a Sensi, persone che lei ha incontrato spesso per la sua passione per il basket. «In occasioni delle partite ho salutato Toti e basta ci ho parlato di più ad una partita al Flaminio. Sono persone capaci nel loro settore, lo hanno dimostrato». Le sue impressioni su una possibile gestione-Toti? «Io faccio l'allenatore e certe cose le decide Sensi e chi eventualmente vuole subentrare». Sensi ha anche detto che è consapevole di poter perdere qualche «pezzo» strada facendo: probabilmente Emerson. «Non credo che qualcuno andrà via, tutti i giocatori della Roma resteranno, ne sono ultra-convinto. Il Presidente ha il grande merito di non aver ceduto nessuno in estate di fronte ad offerte faraoniche». Quindi anche se Sensi dovesse cedere, la Roma resterà competitiva? «Se Sensi cederà chi diventerà il nuovo proprietario non potrà far altro che migliorare la squadra. Pochi ritocchi e mirati. La Roma è li e resta competitiva, questo è il concetto».

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