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«Cassano, ora fatti perdonare»

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Il tecnico è sereno, di formazione neanche a parlarne (anche se il tridente è confermato), ma l'importante è avere a disposizione tutti, o quasi. «Candela? È al 97%, Delvecchio tornerà tra una decina di giorni, non c'è Lupatelli e purtroppo neanche Zotti che ha avuto un problema alla spalla. Siamo in emergenza portieri, speriamo non accada nulla a Pelizzoli. Curci è un ragazzo interessante, ma la Roma ha una grande scuola di portieri». Come va con Cassano? «Per quanto riguarda il gruppo, il problema è risolto. Una multa? Sono cose nostre. Il suo carattere? Ripeto quello che ho sempre detto: aspettiamo. Il nostro è un gruppo con delle regole e delle persone da rispettare, l'anarchia non porta a nessun risultato. Che deve maturare ve ne siete accorti in questa settimana». Cassano e la nazionale? «Noi sappiamo quello che può fare, il resto lo deciderà Trapattoni. È un patrimonio della Roma e dovrebbe esserlo anche di tutto il calcio italiano». Al Dall'Ara ritrova Mazzone. «È il nostro decano di grande valore. Ho rispetto per l'uomo ed il tecnico. Ha detto che si darà malato? Il pianto paga sempre». Che Bologna sarà? «Nelle ultime gare, ha raccolto poco, ma solo per qualche leggerezza difensiva. In attacco giocano bene». E la Roma? «È in buone condizioni. Montella o Carew? Qualche dubbio ce l'ho. Emerson e Samuel sono tornati un po' stanchi, ma con la voglia di fare bene. Non gli ho fatto fare la partitella e loro hanno accettato (ride. Pensava a Cassano? Ndr). L'importante è aver ritrovato il gruppo per affrontare il tour de force che ci aspetta». La preoccupa il dicembre tutto in notturna? «Scelta che accettiamo, speriamo poi di non essere penalizzati a gennaio. Non per le gare di sera, ma per i probabili infortuni». Pentito della provocazione sul «doping libero»? «Purtroppo non ci sono risorse per combatterlo. La mia è stata una provocazione per far capire che esiste il doping e che non vincono sempre i migliori, ma non parlo dell'Italia, faccio un discorso più generale, del Mondo. Sono stato sempre contrario al doping. In America i Pro vengono squalificati solo per assunzione di droghe non ammesse dalla legge». Tanti complimenti alla Roma. «Siamo contenti che il nostro gioco venga apprezzato anche all'estero. Ci dispiace non fare la Champions. Il Ct del Brasile ha trovato fuori forma i suoi "europei"? Vorrà dire che andremo a fare degli stage da loro. Mi sembra che ci sia uniformità di preparazioni atletiche». Bilanci regolari per iscriversi alle Coppe. «C'è una normativa Uefa ed il nostro presidente è una persona responsabile e quindi nei tempi giusti saremo in regola». Avrebbe giocato ad Istanbul? «Ci sono dei rischi. Magari se fossi obbligato giocherei altrimenti falserei una competizione. La Juve è già qualificata e va bene, ma si penalizza chi lotta per il secondo posto».

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