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È l'Italia di Totti, Vieri e Del Piero

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Tante sono le vittorie ottenute nel 2003 dalla nazionale, che nel nuovo anno non ha mai sbagliato. Stasera a Stoccarda (diretta tv su Rai Uno dalle 20.45, arbitro il danese Kim Milton Nielsen) gli azzurri proveranno a fare sei nell'amichevole con la Germania vice campione del Mondo. Ma, soprattutto, gli azzurri attendono buone notizie da Belgrado, dove è impegnato il Galles, capolista a punteggio pieno nel girone 9: se la Serbia Montenegro stoppa Giggs e compagni, per l'Italia diventa possibile l'aggancio alla vetta del girone. A patto di vincere il confronto diretto (6 settembre a San Siro) e fare il pieno anche nelle ultime due uscite (contro Serbia e Azerbaigian). La sfida di Stoccarda è particolarmente sentita da Giovanni Trapattoni, che in Germania è ancora di casa, dopo le tre stagioni vissute alla guida del Bayern Monaco e la famosa conferenza stampa in cui attaccò (il giocatore) Strunz, da cui è nato addirittura un rap di successo. «Ma Italia-Germania non può essere certo una partita qualunque. Anche al 20 di agosto». Il ct spera di rivedere nel gruppo lo stesso spirito delle ultime uscite della scorsa stagione, anche perché incombe la sfida col Galles decisiva per la qualificazione a Portogallo 2004. E poi, in un periodo in cui il pallone è al centro di scandali e polemiche a non finire, Trap chiede ai suoi di fare anche uno sforzo ulteriore: «Questa Italia deve dimostrare che il nostro calcio è credibile». Ieri, all'arrivo a Staccarla, ad accogliere la comitiva azzurra c'erano oltre 200 tifosi italiani (quasi tutti emigranti) a «caccia» di autografi e foto ricordo. Le loro aspettative, però, sono andate deluse perché i giocatori sono stati fatti uscire da una porta secondaria, evitando l'incontro con i sostenitori. Qualcuno ha protestato con i giornalisti italiani presenti, gridando che avrebbero tifato Germania per protesta, ma dopo pochi minuti, davanti alle telecamere Rai, hanno dimenticato tutto e cominciato a gridare «Italia, Italia», oltre all'inno nazionale. Stasera da una parte ci sarà una nazionale tedesca con giocatori già rodati da 3 giornate di campionato, ma alle prese con tantissime assenze (mancheranno Ballack, oltre a Metzelder, Ziege, Nowotny, Friedrich e Hamann), dall'altra avremo invece un'Italia ancora a digiuno di partite ufficiali che però ripropone, quattordici mesi dopo l'infausta campagna di Corea, il trio delle meraviglie Totti-Vieri-Del Piero. Complici le assenze di Nesta e C. Zanetti, al Daimler Stadion gli azzurri faranno un tuffo nel passato, riproponendo una squadra improntata sul blocco Juve. Saranno ben sei, infatti, gli uomini di Lippi che scenderanno in campo nella formazione titolare: Buffon, Legrottaglie, Zambrotta, Tacchinardi, Camoranesi e Del Piero. Con Miccoli di scorta, pronto a subentrare nella ripresa. Era da vent'anni, dall'epoca di Zoff, Gentile, Scirea, Cabrini, Tardelli e Rossi, che l'Italia non annoverava tanti juventini nelle sue fila. La scelta del Trap è un omaggio ai campioni d'Italia. Il Trap si attende riscontri importanti. Se questo undici dovesse superare brillantemente l'esame di tedesco, si meriterà la conferma nel decisivo doppio impegno contro Galles e Serbia. Aspettando buone notizie via radio da Belgrado già alle 22 di questa sera.

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