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TEMPO DI BILANCI A MARANELLO DOPO IL GP DI MONTECARLO. INTANTO IL MANAGER DEL TEDESCO PARLA DELLE SCELTE DEL CAMPIONE

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È da questa consapevolezza che, secondo il direttore generale della Ferrari, Jean Todt, si deve ripartire per affrontare i prossimi appuntamenti mondiali. Non che in Ferrari ci sia mai stato un calo di tensione, però se c'è una lezione che si può trarre dal gran premio di Monaco, questa non può che fondarsi su una concretissima certezza: «Le quattro squadre leader del Mondiale hanno ormai raggiunto un alto livello di competitività e di affidabilità». In uno sport estremo come la Formula 1 questa convinzione non può mai venir meno, ma l' esaltante stagione dello scorso anno aveva ormai abituato tifosi e avversari ad un predominio assoluto: «Invece - ha sottolineato Todt analizzando più a freddo il gran premio di Monaco - in formula 1 non è logico avere un secondo di vantaggio sugli avversari, come ci succedeva costantemente lo scorso anno. Perchè gli altri hanno mezzi come noi, hanno uomini all'altezza, piloti all'altezza, e la concorrenza non può che essere serratissima, come è nella natura di questo sport». Cosa può essere dunque successo a Monaco per cui la Ferrari F2003-GA, che da quando esiste ha sempre vinto, non sia invece riuscita a superare gli avversari? «È successo che pensavamo di avere a disposizione un pacchetto migliore, invece è risultato peggiore di quello degli avversari» ha risposto Todt. Per «pacchettO» c'è da intendersi tutto: potenziale della macchina, pneumatici, strategia di gara. Ed è qui che la Ferrari focalizza la sua attenzione per analizzare razionalmente quanto avvenuto a Montecarlo: «Pensavamo - ha ammesso Todt - che il potenziale della nostra macchina ci permettesse di essere in prima fila nonostante qualche chilo in più». Il futuro, come sempre, sta nel lavoro. I margini di sviluppo della Ferrari F2003-GA insieme alla Bridgestone sono notevoli. In vista del prossimo gran premio, in Canada tra quindici giorni, la scuderia è attesa da una serie di test intensissimi, già a partire da oggi, sia a Monza sia a Fiorano, con Barrichello, Massa, Badoer. «La stagione sarà molto combattuta» ha concluso Todt. Nessun allarme, ma che Monaco sia un dato di riferimento a cui guardare sempre. Perchè una squadra è grande soprattutto quando dimostra di saper imparare dai propri errori.

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