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«Sensi dimmi che Roma vuoi»

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Il tecnico a meno di ventiquattro ore dal delicato incontro di Perugia (storicamente ostico per la Roma con e senza Capello), il tecnico giallorosso torna sulla questione contratto-futuro-programmi: strettamente legate tra loro. «Resto a Roma — spiega Capello — perché è quello che voglio, sto bene qui e la squadra ha grande potenzialità. Ma Sensi deve essere chiaro e mantenere le promesse date in pubblico. Il discorso è di una semplicità estrema — continua uscendo finalmente allo scoperto il tecnico friulano — e dipenderà da valutazioni di carattere finanziario. Se il presidente manterrà le promesse di rafforzamento della squadra comprando quattro campioni, potremo lottare per lo scudetto: lo garantisco. Poi se sbaglia, cacciatemi. Se invece il discorso riguarda quattro giovani, allora non potremo lottare per lo scudetto. Insomma, è solo una questione di programmi e bisogna averli chiari in mente per essere onesti con i nostri tifosi». Sul bilancio della As Roma, chiuso in negativo, Capello fa spallucce e non sembra preoccupato. «Conoscevo la situazione». «Non penso all'Ajax» Chiusa la parentesi, contratto-futuro, Capello si rituffa nell'attualità. L'input è non pensare all'Ajax, anche se il match contro il club di Amsterdam è sempre più un passaggio chiave per la stagione giallorossa. «Adesso all'Ajax non penso proprio — si affretta a spiegare Capello — contro il Perugia voglio mandare in campo la Roma migliore, perché per noi sarà una partita importante. In difesa siamo in emergenza». Già, ieri si è bloccato anche Aldair, ma la Roma ritrova Totti dopo l'incredibile espulsione di Highbury. Capello punta sul capitano. «Francesco deve giocare con il cuore, facendo vedere quello che sa fare:mostrare tutte le sue capacità. In campo deve essere un trascinatore». Potrebbe invece riposare Cassano che, senza Totti, diventa essenziale per il match di Coppa di mercoledì. «Se è migliorato? Sta facendo piccoli passi... ma piccoli». Come dire che c'è ancora molto da lavorare in quella direzione. E non provate a chiedere a Capello qualcosa sugli obiettivi di questa Roma: la risposta è un ritornello ripetuto all'infinito. «Viviamo alla giornata e giochiamo una partita alla volta». Roma anti-Perugia Senza pensare all'Ajax dunque, ma la Roma che arriva al Curi, sembra tutt'altro. La partita non sarà facile, Capello lo sa e mette le mani avanti. «Loro giocheranno la partita della vita, come sempre accade contro di noi. Hanno un presidente che vuole fare bella figura con la Roma e non a caso la squadra di Cosmi è in ritiro da giovedì: mai successo prima». Di certo la Roma che andrà in campo cercherà di dare il meglio di se, ma al momento la formazione ipotizzabile non è quella titolare. In porta torna Antonioli al quale il collega Pelizzoli ha lasciato la maglia da titolare per un problema muscolare. Difesa in emergenza, come specificato da Capello, con schieramento a quattro. Spazio di nuovo a Cufrè sulla destra, con Panucci a far coppia nel mezzo con l'argentino Samuel e Candela sulla sinistra. A centrocampo torna Tommasi che dovrebbe dare un turno di riposo ad Emerson non ancora al meglio dopo la botta rimediata a Londra alla caviglia sinistra. Con l'azzurro ci sarà nel mezzo il francese Dacourt, che non può essere utilizzato in Champions. Fasce esterne nelle mani di Cafu e Lima. In attacco di nuovo spazio a Montella che farà coppia con Totti.

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