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Cesare Pavese e il ricordo dei nostri cari

Maurizio Costanzo
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Apprendo, e mi sorprendo, che qualcuno ha rilevato che, mano a mano, che la prospettiva di vita si accorcia, noi siamo portati a scegliere per accompagnarci al traguardo finale i veri amici di sempre.

 

 

Non mi hanno spiegato però come si fa ad avere accanto i veri amici di sempre se questi ultimi, per disgrazia, sono venuti a mancare. Non vorrei che ci dicessero che per accompagnarci alla fine è opportuno organizzare alcune sedute spiritiche. Personalmente credo che ad accompagnarci al traguardo della vita sono solo e soltanto i ricordi delle persone più care. Cesare Pavese diceva alla sua donna: “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”.

 

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