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Roma, Nino D'Angelo in concerto all'Auditorium Conciliazione

Fabrizio Finamore
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Una nuova grande festa in musica per riabbracciare il suo pubblico. Sarà l’Auditorium della Conciliazione a ospitare sabato 11 marzo, l’atteso concerto romano di Nino D’Angelo. Il cantautore napoletano, infatti, dopo un tour estivo che ha fatto registrare una serie di sold out un po’ in tutta Italia è tornato con il suo ‘Il Poeta che non sa parlare – Tour 2023’ in alcuni dei teatri delle più importanti città italiane. Il suo live è un’occasione per ripercorrere insieme al suo pubblico di sempre più di quarant’anni di canzoni e un percorso artistico che indubbiamente ha vissuto tante evoluzioni nel corso degli anni. “Ho deciso di tornare sui palchi anche nel 2023 per ringraziare ancora una volta il mio pubblico che anche in quest’ultima estate ha dimostrato di amarmi – ha dichiarato Nino D’Angelo-. Ci sarà l’occasione per divertirsi con il mio repertorio degli anni Ottanta e per riflettere con quelli successivi”. E così in scaletta non mancheranno successi come "Nu jeans e ‘na maglietta", "Pop corn e patatine", gli apprezzati "Senza giacca e cravatta" e "Jesce sole", ma anche i brani del suo ultimo album "Il Poeta che non sa parlare", finalista all’ultimo Tenco.

 

 

 

Negli anni Nino D’Angelo ha saputo farsi apprezzare un po’ in tutt’Italia per la sua spontaneità espressiva ma ogni data romana per lui ha sempre avuto un sapore particolare come lui stesso ci ha confessato: “Cantare a Roma è sempre qualcosa di particolare perché in questa città ci vivo da 40 anni oramai. Qui sono cresciuti i miei figli e i miei nipoti e dunque è come sentirsi a casa. Non lo dico per ruffianeria ma è la realtà. E se sono qui da così tanto tempo, significa che mi trovo bene nella Capitale. Certo, da napoletano sento la mancanza della mia terra (dove comunque spesso torno), ma credo mi sia andata molto bene. Perché ho scelto Roma? Perché vi trascorrevo molto tempo in un periodo in cui giravo tanti film. E poi devo dire che qui a Roma vengo sempre accolto con molto calore, sabato il teatro è già sold-out. So bene che in sala ci saranno tanti napoletani, ma anche tanti romani che mi diranno che ricordano con nostalgia gli anni ’80 per via del fatto che una volta i tifosi di Roma e Napoli erano gemellati. Ora, purtroppo, non più. Ed è davvero un grande dispiacere”.

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