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Sanremo, bomba di Striscia. Chi vuole soffiare il Festival alla Rai: "C'è l'offerta"

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Il quarto Festival di Sanremo di Amadeus potrebbe essere l'ultimo trasmesso dalla Rai. La bomba che arriva mentre la kermesse canora dell'Ariston entra nel vivo, con le solite polemiche, è stata sganciata da Striscia la notizia secondo cui una cordata di imprenditori vuole soffiare l'evento a viale Mazzini. L'organizzazione del Festival viene regolata da un contratto tra il Comune di Sanremo e, appunto, gli organizzatori, ossia la Rai, ma la convenzione scade proprio nel 2023 e, almeno sulla carta, nulla vieta che un altro soggetto possa accaparrarsi l'evento più chiacchierato dello spettacolo italiano. 

 

Giuseppe Faraldi, assessore al Turismo del Comune di Sanremo, conferma tutto all'inviato del tg satirico di Canale 5, Pinuccio: "È arrivata al Comune di Sanremo un’offerta non della Rai per organizzare e gestire il Festival di Sanremo a partire dal prossimo anno". "La valutazione per la gestione di un festival come questo non può essere fatta a fronte di una proposta arrivata poche ore fa. È una valutazione da fare al momento opportuno, con gli uffici opportuni, di certo non in questo momento" mette le mani avanti l'assessore ligure. Pronto ad accaparrarsi il marchio di proprietà del Comune "Festival della canzone italiana" sarebbe un operatore del mondo dello spettacolo.

 

"Dopo 73 edizioni, quindi, il Festival della canzone italiana potrebbe non essere più trasmesso dalla Rai - è il commento  di Striscia la Notizia - Ricordiamo che la convenzione tra Rai e Comune di Sanremo è in scadenza e che una recente sentenza del Tar sollecitata da Afi (Associazione Fonografici Italiani) apre la strada verso il bando pubblico", viene ricordato dal tg satirico che rimanda ai dettagli nel servizio in onda nell'edizione di questa sera, giovedì 9 febbraio. 

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