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L'iconica copertina di Nevermind accusata di pedopornografia: causa ai Nirvana dal bambino in foto

Giada Oricchio
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Il capolavoro "Nevermind" dei Nirvana finisce in Tribunale per pedopornografia. Spencer Elden, l'ex neonato immortalato nudo in una piscina nella iconica copertina dell'album, ha fatto causa ai Nirvana sostenendo che il nudo costituisce pornografia con utilizzo di bambini. Secondo il suo avvocato Robert Y. Lewis, l'immagine oltrepassa il confine del lecito e scivola nella categoria "child porn" con l'aggravante di alcune banconote che trasformano il bambino in un "sex worker". Finora il significato unanime attribuito all'immagine era quella di una critica al capitale: il neonato insegue entusiasta e al tempo stesso ingenuo una banconota da un dollaro infilzata a un amo. I fatti risalgono al 24 settembre 1991: Spencer Elden aveva quattro mesi quando venne scelto dal fotografo Kirk Weddle per la storica copertina che fruttò alla famiglia 200 dollari. Tuttavia, oggi l'uomo vive a Los Angeles, ha 31 anni (oggi il compleanno) e ha cambiato idea. Non rispetto a quando aveva 4 mesi bensì ad appena 5 anni fa. Nel 2016, in occasione dei 25 anni dell'album, rievocò l'immagine facendosi fotografare (sempre per 200 dollari) nella stessa posa seppur con un costume da bagno. In un'intervista al New York Post dichiarò: "È strano essere parte di qualcosa di tanto importante che però nemmeno ricordo". Ma Elden ne andava fiero visto che già a 17 anni riprodusse lo scatto e poco dopo si tatuò sul petto Nevermind. Ora il ripensamento morale o la voglia di acciuffare più di 200 dollari appesi a un amo.

 

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