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Battutaccia su Wanda Nara, Selvaggia Lucarelli boccia la Littizzetto. L'autogol clamoroso a Che tempo che fa

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La difesa della battuta offensiva di Luciana Littizzetto a Wanda Nara è un autogol. La comica piemontese ieri si è difesa dalle accuse della showgirl argentina con un monologo a Che tempo che fa che si rivela un boomerang. A sparare a zero contro Lucianina è Selvaggia Lucarelli che boccia quanto detto dalla comica e postato sull'account Twitter della trasmissione Rai di Fabio fazio.  "A me dispiace, ma è tutto profondamente sbagliato anche in questa difesa. Le parole sono importanti, altro che 'puoi parlarne come ti pare'. E questo al di là della questione Wanda Nara", è il commento della Lucarelli. 

"C'è la libertà sia di pubblicare la foto come ti pare, sia di parlarne come ti pare. Ad ogni azione una reazione, punto. E' solo un fenomeno della fisica, in questo caso del fisico", ha detto la Littizzetto che ha elogiato le showgirl che sanno ridere di se stesse, ammettendo però di aver fatto una "battuta mal riuscita".

 

Il caso è quello della querela annunciata da Wanda Nara per la gag sulla foto nuda a cavallo. "Io mi chiedo come sia stata issata su. L'hanno messa di peso e poi lei si è tenuta con la sola forza delle unghie e credo con la Jolanda prensile... Dici che il cavallo sta immobile? Allora dimmi dove è finito il pomello della sella... Secondo me si arpiona in questo modo...", aveva detto la comica.

"Perché le prevaricazioni e le violenze non è che vengano solo dai maschi - aveva risposto Wanda Nara - Al contrario. Perché la violenza e la volgarità non hanno sesso. Sono e restano violenza e volgarità. Per inciso. A me quella foto piace moltissimo. La cavallerizza è stupenda e al pomello non ci avrei mai pensato. Se non fosse stato per la casta Lucianina". "Nel 2020 troviamo ancora donne del genere. Ovviamente dovrà risponderne giudizialmente".  

 

Ieri la controreplica. "Ora guardiamo questa foto, ecco, mi vorrei soffermare sulla bellezza spavalda di questo equino, sullo splendore di questo cavallo, mettiamoci nei panni del cavallo, ha l’occhio triste perché dovrebbe andare al trotto o galoppo e invece deve stare fermo. Ha l’occhio triste della Sardoni durante le maratone di Mentana, tristi come quelli del cavallo della Rai di Viale Mazzini. Fa da spogliatoio, è un triclivio, guarda Wanda: l’altra volta era girata davanti, ora dietro, è come i materassi: ha il lato estivo e quello invernale. Che il cielo benedica le donne che sanno ridere di loro, a un comico può capitare di fare una battuta sbagliata, ma non è sessismo. Il sessismo è un’altra cosa. il sessismo è l’odio verso le donne, pensare che le donne siano inferiori rispetto agli uomini… è la violenza di genere, è la mutilazione dei genitali femminili per levare il piacere alle donne il sessismo è non solo impedire di farsi una foto nuda su un cavallo, ma impedirle anche solo di parlarne, se una donna fa una battuta discutibile sulla foto discutibile di una donna è perché c’è libertà di parlarne, se si pubblica una foto, si ha anche il diritto di commentarla. Siano benedette le donne come Sabrina Ferilli, Maria De Filippi, Alessia Marcuzzi, Barbara D’Urso, Filippa Lagherback che sanno ridere di sé stesse. Ridere è una salvezza, una delle poche cose che ci ha salvato in questo periodo”. 

 

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