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Ruta choc racconta il tentato stupro. Censurata dal Gfvip

Giada Oricchio
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Maria Teresa Ruta choc al Grande Fratello Vip 5, il reality show condotto da Alfonso Signorini: "Ho subito un tentato stupro". Questa mattina, la conduttrice, in nomination con Stefania Orlando e Myriam Catania, ha confidato in lacrime a Tommaso Zorzi un trauma del passato: "È vero che sono una donna fortunata. Ho una casa, una famiglia, dei figli stupendi, la mamma...non si può volere tutto nella vita però ho questa cosa che mi porto dentro... Maurizio Costanzo mi ha detto 'non darai mai il 100 per 100 di te se non vai in analisi, se non risolvi questo problema. Ha ragione, ma gli ho detto 'io non voglio sapere, non voglio sapere cosa è successo nel mio passato, io mi dimentico tutto, tutto quello che di brutto può essere successo, non voglio sapere".

La Ruta si è interrotta, Zorzi è rimasto in silenzio, ma un attimo dopo con voce singhiozzante si è lasciata andare alla terribile rivelazione: "Dopo che hanno tentato di stuprarmi a 20 anni, lo sai quando ho fatto l'amore per la prima volta? A 24 anni con il papà di Guenda (il giornalista Amedeo Goria, nda). Quattro anni ci ho messo a risolvere il problema. Non lo avevo detto a nessuno". Maria Teresa Ruta era sconvolta e la regia ha staccato sul giardino. Già in un'intervista del 2017 al settimanale "Di più" e poi nella trasmissione "Vieni da me", la presentatrice aveva confessato l'aggressione: "Era il 14 agosto 1977. La città alla vigilia di Ferragosto era deserta. Mancavano 3 ore al mio treno e io avevo deciso di fare un’ultima passeggiata nel quartiere. Proprio mentre ero di ritorno, a pochi metri dal palazzo in cui alloggiavo, mi sono imbattuta in due ragazzi di 20 anni o poco più. Loro mi hanno guardata e si sono messi a ridere. Nella loro risata c’era qualcosa di strano, di sinistro. Era come se fosse stato un segno di intesa. Ho avuto un brutto presentimento e mi sono affrettata a raggiungere il mio palazzo. Ma quando ho aperto il portone non ho fatto in tempo ad entrare. Quei due mi sono piombati addosso e mi hanno scaraventato a terra. Ho gridato. Ho gridato così tanto che sono rimasta sconvolta dalle mie stesse grida: ogni tanto, nella mia mente, le sento ancora echeggiare. Ma nessuno è accorso: non c’era un’anima in giro. Mi hanno strappato la borsa, la collanina che portavo e gli orecchini, facendomi sanguinare un orecchio. Ho cercato di difendermi ma loro hanno reagito sferrandomi calci con ferocia. Poi il più cattivo dei due ha detto: ‘Adesso con questa qui ci divertiamo’. Queste parole mi hanno gelato il sangue. Un istante dopo mi hanno strappato la camicetta, mi hanno afferrato con forza il seno e hanno cercato di calarmi i jeans. Per fortuna però non sono riusciti a fare quello che avevano in mente. Proprio in quel momento, infatti, si è udita la voce di una donna che, forse perché aveva sentito le mie urla, gridava: ‘Che cosa succede?’". 

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