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Coronavirus, altro che influenza. L'Oms conferma: mortalità maggiore

Più di 90mila contagi di Coronavirus nel mondo, 3.100 morti. Thailandia e Cina impongono la quarantena a chi arriva dall'Italia

Silvia Sfregola
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Mentre in Cina il ritmo dei contagi da coronavirus è il più basso da un mese e mezzo a questa parte, si allarga l'epidemia nel resto del mondo. Sono 48 i paesi coinvolti, quasi 91mila i contagi e 3100 i decessi. L'80% dei casi fuori dalla Cina proviene da soli tre paesi: Corea del Sud, Iran e Italia, ha sottolineato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha messo in guardia dalle minimizzazioni. "Non è influenza. È un virus unico con caratteristiche uniche", ha rimarcato. È vero che entrambi causano malattie respiratorie e si diffondono allo stesso modo, attraverso 'droplet', goccioline di fluidi dispersi da chi è malato, ma il coronavirus "causa una malattia più grave", nessuno ha sviluppato immunità, e soprattutto al momento ha un tasso di mortalità maggiore. "A livello globale, circa il 3,4% dei casi segnalati di Covid19 è deceduto", ha ammesso il numero uno dell'Oms, contro meno dell'1% dell'influenza. E l'altra grande differenza è che per quest'ultima ci sono vaccini e trattamenti, per il coronavirus no, anche se "sono in corso studi clinici su terapie e sono in fase di sviluppo più di 20 vaccini". Ghebreyesu ha poi ammesso preoccupazione per la "grave e crescente interruzione della fornitura globale di dispositivi di protezione individuale, causati dall'aumento della domanda, dall'accaparramento e dagli abusi". L'Oms stima che i prezzi delle mascherine chirurgiche siano aumentati di sei volte, dei respiratori siano più che triplicati e i camici costino il doppio; le forniture dovrebbero essere aumentate del 40% e ha invitato i governi a sviluppare incentivi per i produttori affinché aumentino la produzione. Intanto, l'Italia continua a essere osservata speciale all'estero. In diversi Paesi si registrano contagi di chi arriva dal nostro Paese. È il caso della Cina, con 7 cittadini cinesi che lavoravano nello stesso ristorante a Bergamo e sono risultati positivi. Pechino ha deciso che tutti i viaggiatori da Corea del Sud, Giappone, Iran e Italia siano messi in quarantena per 14 giorni. La Thailandia ha imposto invece l'auto-isolamento per chi arriva dall'Italia e altri 10 Paesi, mentre 21 turisti italiani sono in quarantena a Nuova Delhi. Il Kenya ha sospeso i voli da Milano e Verona, la Repubblica Ceca da Milano, Venezia, Bergamo e Bologna. Londra, temendo un'impennata dei casi, ha presentato un 'piano d'azione' che prevede come scenario peggiore l'80% della popolazione contagiata e 500mila morti, sottolineando però di non ritenerlo la prospettiva più probabile. L'Iran conta oltre 2300 casi, tra cui 23 parlamentari; ha concesso permessi temporanei a oltre 54.000 detenuti per evitare la diffusione del virus e pensa di mobilitare 300mila soldati e volontari in supporto al personale medico. In Corea del Sud i contagi sono oltre 5100, e aumentano anche in Europa. In Francia i casi sono oltre 200 in tutte le regioni, 21 in più in un giorno, con 4 decessi. "Requisiamo tutti le scorte e la produzione di mascherine protettive. Li distribuiremo agli operatori sanitari e ai francesi colpiti dal coronavirus", ha annunciato su Twitter il presidente Emmanuel Macron.

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