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Lazio, la certezza di Berlusconi: “Grazie a Forza Italia il centrodestra vincerà le regionali”

Pietro De Leo
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L'effetto tradizione è nella selva di bandiere di Forza Italia e nell'inno che riempie la sala dell'Ergife, hotel romano dove gli azzurri si sono ritrovati per dare il via alla loro campagna elettorale per il Lazio. Solo posti in piedi in questo venerdì sera di sciopero generale e shopping natalizio. Forza Italia, dunque, dà il via al percorso per la conquista del Palazzo di via Cristoforo Colombo. L'intervento iniziale è del ministro delle Riforme Elisabetta Alberti Casellati. «Stiamo iniziando una grande sfida, la conquista di una Regione come il Lazio che si candida a essere trainante, con la legge che approveremo su Roma Capitale. Sarà una regione che avrà una forza di promozione delle sue idee, rispetto a tutte le altre, si porrà come una sorta di guida», osserva. In generale, nel «pronti-via» di Forza Italia, così come due giorni prima nell'appuntamento analogo della Lega, c'è il pressing verbale rivolto a Fratelli d'Italia, da cui dovrebbe provenire il nominativo per il candidato presidente. Anche se il coordinatore regionale Claudio Fazzone, senatore, dice: «Il Lazio è l'unica Regione in Italia che non ha mai potuto esprimere un presidente di Forza Italia, non è una cosa corretta. Ci dovrebbe essere una turnazione, o forse qualcuno ritiene che non ci sia una classe dirigente all'altezza?».

 

 

Maurizio Gasparri, segretario romano, invoca dal suo canto chiarezza. «Fratelli d'Italia rivendica un diritto, noi abbiamo espresso il candidato in Sicilia e la Lega in Lombardia. Pur avendo Forza Italia proposte molteplici, Fratelli d'Italia vuole esprimere il candidato: ci dicano e ci facciano sapere, purché non si facciano esperimenti». E aggiunge: «Forza Italia è favorevole al coinvolgimento della società civile, ma Roma e il Lazio non sono luoghi per fare esperimenti. Lo abbiamo visto cos'è successo qualche anno fa». E ancora: «Ognuno si prende le proprie responsabilità e chi ha più numeri deve anche farsi carico di soluzioni, ma lo dico con rispetto, esperimenti alla Michetti non si possono fare». Il senatore azzurro, poi, fa anche un discorso di prospettiva: «Che si vinca, viste le divisioni altrui, è probabile. Ma poi devi governare. E il centrodestra, nella Regione Lazio ha vinto varie volte ma dopo averlo fatto non ha mai rivinto né alla Provincia, né alla Regione, né al Comune. Ormai siamo grandi, cerchiamo di avere la consapevolezza che non dobbiamo vincere, dobbiamo rivincere».

 

 

Presente all'evento anche Alessandra Mussolini, da poco tornata all'Europarlamento dopo l'elezione di Antonio Tajani a Montecitorio. «Darò un contributo alla campagna di Forza Italia che deve essere brillante e straordinaria. Berlusconi è anima, perno e piattaforma del centrodestra». E proprio l'intervento del leader, in collegamento telefonico, è stato lo zenith della serata. «Il Lazio ha davvero bisogno di una svolta, merita un governo all'altezza della regione che ospita la Capitale d'Italia, ma che ospita anche tante altre bellezze naturali e artistiche, tanta agricoltura di qualità, tante realtà di ricerca tecnologica e produttiva», dice Berlusconi. E aggiunge: «Noi contribuiremo con un programma concreto ed incisivo, ad una politica del fare, che è quella che ci ha sempre caratterizzato, con i nostri militanti, i nostri giovani, le nostre azzurre, i nostri seniores che saranno fortemente impegnati in questa prova elettorale. La classe dirigente di Forza Italia potrà dare un contributo fondamentale per il buon governo della Regione Lazio perché abbiamo all'interno del nostro movimento individualità di assoluto valore». A pronunciare il saluto finale, il coordinatore nazionale di Forza Italia e ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Ce la metteremo tutta, cercando di dare risposte concrete ai nostri cittadini. Cercheremo di governare bene questo Paese, perché è quello che ci chiedono i nostri elettori».

 

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