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Roberto Gualtieri perde il braccio destro, parte la caccia al successore di Albino Ruberti

Susanna Novelli
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Una doccia fredda quella che si è abbattuta sul sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, che si era appena preso qualche giorno di riposo. Neanche il tempo di indossare il costume da bagno che è arrivata la notizia del video choc che ha come protagonista il suo braccio destro, Albino Ruberti, capo di gabinetto con pieni poteri, quasi un «sindaco ombra», insieme all’amico Claudio Mancini. Una certezza per sindaco e giunta che si è andata sgretolando, quando da largo del Nazareno è arrivato il verdetto senza appello: «Dimissioni subito».

 

 

 

 

 

Un lungo silenzio, quello del primo cittadino, interrotto con una nota in cui sgombera le ombre di un tam tam politico che alternava voci di accettazione e rigetto delle dimissioni del numero uno della macchina amministrativa di Roma Capitale. «Ringrazio Albino Ruberti per aver offerto le sue dimissioni a seguito della diffusione di un video che riporta una sua violenta lite verbale avvenuta in occasione di una cena privata svoltasi a Frosinone due mesi fa - riferisce la nota di Gualtieri - Le frasi contenute nel video sono gravi e non appropriate per chi ricopre un incarico di questa delicatezza. Al tempo stesso voglio rimarcare la straordinaria qualità del lavoro svolto da Ruberti come capo di gabinetto, la totale dedizione e l’impegno profusi, e ho sempre apprezzato la sua orgogliosa difesa dell’integrità e dell’autonomia dell’amministrazione comunale e delle sue scelte. Per questo, in attesa che venga chiarita l’effettiva dinamica dei fatti, ho preso atto delle dimissioni di Albino Ruberti e ho chiesto al Vicecapo di Gabinetto, Nicola De Bernardini, di assumerne le funzioni». Nessun problema per la macchina amministrativa, ma un buco enorme da colmare al più presto per una figura chiave nella gestione politica del Campidoglio, nel bel mezzo di una campagna elettorale sulla quale ormai soffia un vento del tutto diverso.
 

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