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Roma, miracolo all'Ama: i malati guariscono in un giorno

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Susanna Novelli
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Una botta al cerchio, l'altra alla botte. È quello che sembra stia avvenendo da quaclhe mese a questa parte in Ama Spa. Mentre la città è pericolosamente ripiombata in una crisi dei rifiuti che rischia presto di arrivare a un punto di non ritorno, si stringono accordi con i sindacati. Carenza di personale, l'accusa maggiore. Ed ecco che fioccano i «bonus» festivi - come accaduto a Natale - e le assunzioni immediate richieste- come sancito un paio di giorni fa. Un cambio fatto da entrambe le parti con le visite fiscali da parte dell'azienda che hanno stanato 200 «malati», miracolosamente guariti il giorno dopo e la delibera approvata ieri in giunta che ripristina il Cda Ama a cinque membri, superando la fase dell'Amministratore unico. Stipendi non da urlo, 27mila euro annui e il presidente, probabilmente Daniele Pace, che lavorerà a titolo gratuito. Toccherà vedere poi se sono previste indennità e il loro ammontare per capire se il nuovo Cda Ama sarà votato al volontariato oppure no.

 

 

Intanto, dopo l'ennesimo «patto sul decoro» stilato tra Campidoglio e sindacati, qualcosa sembra muoversi all'interno di un azienda che conta circa 6mila dipendenti ma che, di fatto, può inviare «in strada» a mala pena poco più di duemila di essi. Oltre mille infatti risultano «non idonei» o «parzialmente non idonei». Una dicitura che può significare un mal di schiena o, purtroppo un'invalidità importante, ma che di fatto paralizza la raccolta dei rifiuti sinora «organizzata» su una forza lavoro degna di una piccola cittadina di provincia. I controlli, sia interni sia esterni - ovvero anche sul comportamento non sempre virutoso dei cittadini - erano stati annunciati da Ama un paio di mesi fa.

 

 

Oggi i primi risultati con la «guarigione» improvvisa di duecento operatori che, per diversi motivi, risultavano inidonei. Molti di questi non torneranno a spazzare le strade o alla guida dei mezzi ma quanto meno non staranno più dietro un computer. Andranno, ad esempio, nelle portinerie delle rimesse, liberando quindi altri operatori ideonei a mansioni in questo moomento urgenti. Presto - e ancor apoco - per dire se sia sufficiente ad avere finalmente una città pulita.

 

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