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Rivolta per le discariche, i sindaci della provincia contro i rifiuti di Gualtieri

Massimiliano Gobbi 
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La battaglia contro l’apertura delle discariche della Capitale non si ferma. Di ieri nuovi fronti di battaglia, composti da gruppo di attivisti, cittadini e comitati ambientalisti che si sono dati appuntamento alle 10.30 in piazza Bocca della Verità per richiamare l’attenzione del nuovo sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, al fine di interrompere il conferimento dei rifiuti della Capitale nella discarica di Roncigliano, nel comune di Albano voluto dalla precedente amministrazione Raggi. 

 

Una protesta promossa dal «coordinamento No Inceneritore Albano/Presidio Permanente», composta anche da esponenti dell’area metropolitana, tra cui Magliano Romano. La Regione, infatti, il 15 novembre ha dato il via all’iter per accogliere 890mila metri cubi di rifiuti nell’invaso Monte delle Grandine.

 

Una manifestazione che arriva a seguito dell’intenzione del neo sindaco di Roma di non voler cancellare l’ordinanza di Virginia Raggi che di fatto ha imposto il riavvio del VII invaso della discarica per un periodo di 6 mesi. E così tanti cittadini sono scesi in piazza a gridare il loro dissenso, dopo aver ricevuto il diniego dalla questura a manifestare in piazza del Campidoglio.

«Stop all’ordinanza Raggi», «Basta speculazione sui nostri territori!» e «Mai più discariche», recitavano alcuni degli striscioni esposti dai manifestanti.

«La partecipazione al presidio ha visto più di 200 persone - fanno sapere gli organizzatori - La nostra richiesta di essere ricevuti dal sindaco di Roma Gualtieri e dall’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi, nei giorni scorsi, purtroppo è stata respinta. Nonostante tutto, durante il sit-in è intervenuto Nando Bonessio, neo consigliere del comune di Roma, rendendosi disponibile a convocarci presso la commissione ambiente e rifiuti del Comune».

 

Ad opporsi alla Regione, oltre ad Albano, c’è anche Magliano Romano, piccolo paese a 35 chilometri da Roma, che tramite il suo sindaco, Francesco Mancini, promette di andare in Procura se la Regione insisterà col via libera al conferimento di 890 mila metri cubi di rifiuti nel sito di Monte delle Grandine. «Quella della Regione è una follia vera e propria - commenta il primo cittadino di Magliano Romano - il sito si trova a 600 metri dal centro abitato, a poche centinaia di metri da aziende agricole, ci sono pareri negativi da parte della Asl Roma 4 e del parco di Veio, oltre che la conferma da parte di Città Metropolitana di Roma della presenza di fattori escludenti di tutela integrale. Si tratta di un procedimento partito nel lontano 2014, rimasto aperto e mai archiviato. Dal 15 novembre la Regione ha dato un parere favorevole, ritenendo il progetto idoneo ai fabbisogni del nuovo piano rifiuti. La proprietà del sito ha un contratto con una delle società di Acea, che si è appena candidata ad aiutare nella gestione dei rifiuti romani, quindi non escludo di andare a breve in Procura per chiarire ogni aspetto».
 

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