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Casa occupata. Si cerca la spia che ha dato la soffiata alla rom sull'assenza di Ennio

Valeria Di Corrado
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La disavventura a lieto fine di Ennio Di Lalla non ferma la Procura di Roma, che sta indagando a 360 gradi per cercare di capire chi sia la «spia» che molto probabilmente ha informato le occupanti abusive dell’assenza da casa dell’anziano. L’86enne, infatti, il 13 ottobre scorso si era allontanato dalla sua abitazione nel quartiere Don Bosco per sottoporsi a degli accertamenti clinici in ospedale. Non ha fatto in tempo a uscire di casa che una 28enne rom, residente nel campo nomadi di via dei Gordiani (lontano circa 5 chilometri da lì), si è introdotta nell’appartamento dell’anziano e l’ha occupato, cambiando poi la serratura.

 

 

Il gip del Tribunale, su richiesta del procuratore aggiunto Giovanni Conzo, ha disposto il sequestro dell’immobile. In questo modo si è potuto procedere allo sgombero, il 5 novembre. Ora però i pm stanno cercando chi abbia dato la «soffiata» alla rom sul fatto che Ennio sarebbe stato alcuni giorni fuori di casa. È da capire se sia stato un vicino, un conoscente dell’86enne o se, addirittura, ci sia una «regia» superiore su queste occupazioni abusive. La Procura, infatti, sta indagando anche su altri casi analoghi avvenuti nella zona.

 

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