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Roma, Ennio Di Lalla torna a casa dopo lo sgombero della rom: "Ignorato dal sindaco"

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Ennio Di Lalla: 23 giorni senza casa per colpa di rom abusivi, abitazione distrutta, spese a suo carico e nessuna solidarietà dalle Istituzioni. La vicenda risale al 13 ottobre: Di Lalla, pensionato cardiopatico di 83 anni, esce per andare a fare delle visite e quando torna, la sua casa nel quartiere Don Bosco a Roma, è occupata da due donne, c’è una nuova targhetta sulla porta e la serratura è cambiata.

E’ stato costretto a dormire in albergo, a sue spese per quasi un mese perché tanto ci hanno messo le forze dell’ordine a sgomberare l’appartamento anche se Ennio è ancora fuori: deve aspettare la fine dell’iter del sequestro disposto dalla Procura. Sa già che l’appartamento è stato devastato. Pochi oggetti di una vita ancora integri così come poca è stata la solidarietà.

Lo ha rivelato lo stesso Di Lalla in un’intervista al quotidiano “La Repubblica” tramite il suo avvocato: “Non ho ricevuto nemmeno una telefonata dal sindaco di Roma, nessun segno di vicinanza dalle Istituzioni e non parlo di un aiuto economico di cui avrei bisogno per rimettere a posto”. Il legale Alessandro Olivieri ha aggiunto: “Se ne parla da 20 giorni, come è possibile che nessuno ci abbia contattati? La casa è invivibile, ci sono escrementi di cane dappertutto anche in cucina, serve una disinfestazione”. L’unica che si è fatta viva, in carne, ossa e portafogli, è stata la consigliera regionale in quota Lega, Laura Corrotti. “Si è offerta di pagare il cambio della serratura e altri interventi per ripristinare gli ambienti” si legge sul quotidiano.

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