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Roma, stupri di gruppo ai party di studenti. Una denuncia fa scoprire le violenze seriali

Elena Ricci
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Due ragazze in due luoghi diversi, in due feste diverse e in momenti diversi, avrebbero vissuto per mano dello stesso aguzzino il medesimo incubo: quello della violenza sessuale. È quanto emerge da una articolata indagine condotta dai poliziotti del commissariato Porta Pia che, su delega dei sostituti procuratori capitolini hanno dato ieri esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di due ventenni universitari, accusati di violenza sessuale di gruppo. Ci sarebbe anche un terzo presunto stupratore minorenne la cui posizione è al vaglio della Procura dei minori.

 

Uno dei ventenni arrestati sarebbe coinvolto in entrambi gli episodi di violenza. Le indagini sono partite grazie alla denuncia di una delle vittime, una studentessa di 20 anni che a febbraio, partecipò in un appartamento nei pressi di piazza Bologna a un party tra studenti.

 

La ragazza, nel corso della serata, sarebbe stata invitata a bere fino ad addormentarsi sul divano. Si sarebbe svegliata proprio mentre uno dei tre la stava molestando sessualmente.Lasciato l’appartamento e compreso cosa le fosse accaduto, si è recata in commissariato e ha denunciato il tutto ai poliziotti. È immediatamente partita una indagine per risalire ai responsabili e per capire se ci fossero stati altri episodi simili. La notizia della denuncia da parte della ventenne si è fatta strada nelle varie cerchie di amici, spingendo così una 17enne a denunciare un evento simile di cui sarebbe stata vittima qualche mese prima, a novembre, in un bed and breakfast a Trastevere.

 

La minorenne ha raccontato ai poliziotti una storia simile, di aver partecipato ad una festa in cui si è consumato dell’alcol e di essersi addormentata. Al risveglio si sarebbe ritrovata con tre persone su di lei, intente ad abusarne sessualmente e, tra queste, uno dei ventenni arrestato per il primo episodio. Accertato il coinvolgimento del presunto violentatore in entrambe le situazioni, la Procura di Roma ha unificato i casi in un unico procedimento. Resta da capire se si se il gruppo abbia violentato più ragazze in più circostanze.
 

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