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Il vaccino antinfluenzale non si trova: mancano ancora le dosi, medici e pazienti preoccupati

Antonio Sbraga
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Continua a slittare, con consegne a macchia di leopardo e solo a piccole dosi, la campagna del vaccino antinfluenzale nel Lazio, partita già in ritardo a settembre e appena reduce dallo stop di ben 10 giorni imposto al piano di distribuzione. Il 28 ottobre scorso, infatti, l’Unità di crisi della Regione aveva annunciato: “in questa settimana ci potrebbe essere un sensibile rallentamento, poiché verranno distribuite 50 mila dosi, in attesa della fornitura di oltre 1 milione di dosi che saranno consegnate il 9 novembre”. Ma lunedì scorso la distribuzione non è stata così massiccia ed ha riguardato solo alcuni Distretti di poche Asl: le aziende più sfortunate “sono state rimandate alle consegne dopo il 16 novembre- denuncia Cristina Patrizi, rappresentante regionale del Sindacato medici italiani (Smi)- Dalle segnalazioni dei colleghi emerge una distribuzione ancora limitata e a macchia di leopardo sui territori, persino all’interno delle stesse Asl.

Nella Roma 2, ad esempio, ci sono i medici di famiglia dei Distretti 3 e 4 che hanno ricevuto parte della seconda tranche. Mentre gli altri colleghi dei Distretti 7 e 8 non hanno ricevuto nulla. Nell’Asl Roma 3 le forniture sono solo parziali. Come nella Roma 6, dove però in alcuni Distretti sono state consegnate le dosi e in altri no.

Peggio nell’Asl Roma 5, dove molti dei 6 Distretti non hanno proprio ricevuto nulla. Frosinone, al contrario, forse è l’unica Asl dove sono state consegnate le dosi in parecchi Distretti”. L’ulteriore slittamento sta però facendo montare la protesta dei cittadini che, dopo lo stop di 10 giorni, si attendevano l’agognata dose. Invece gli appuntamenti, già saltati e rinviati sine die, continuano a non poter essere fissati dagli incolpevoli medici di famiglia. E sui canali social istituzionali della Regione continuano a comparire le proteste inferocite proprio sotto l’avviso che invita a “vaccinarsi contro l'influenza: è doppiamente importante. Proteggi te stesso e gli altri”. Oltre 230, infatti, le risposte piccate dei cittadini. Come quella di Cristina Grandi: “Nella Asl Roma 2 i medici dicono di non avere il vaccino. Ho 70 anni”. Anche Eugenia Mueller protesta amaramente: “Dovrei fare il vaccino per la polmonite. Il mio medico, al contrario di altri, non lo ha. Telefono al centro vaccinazioni adulti, ma il telefono risulta staccato. E allora cosa devo fare? Lo devo comperare? Ma togliere 80 euro alla mia pensione vuol dire che non saprei come arrivare a fine mese. Come posso fare a vaccinarmi?”.

 

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