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Roma, corruzione all'ufficio condono: 6 arresti

Mary Tagliazucchi
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Un risveglio amaro per i furbetti della Capitale. Niente "condono" per sei dipendenti (tra cui un funzionario e un geometra libero professionista) della società “Risorse per Roma S.p.a.” appaltata dal Comune di Roma per la gestione dell’Ufficio Condono arrestate dopo un’intensa indagine investigativa da parte delle forze dell’ordine. Le investigazioni, iniziate dal 2016, hanno consentito infatti di riscontrare irregolarità nella trattazione delle pratiche di condono edilizio commesse da quattro dipendenti della Società “Risorse per Roma spa” appaltata dal Comune di Roma per la gestione dell’ufficio condono, un funzionario del Comune di Roma, e un geometra, libero professionista, che hanno agevolato i privati richiedenti nella favorevole approvazione delle pratiche in danno della Pubblica Amministrazione.

 

In particolare, i pubblici impiegati, richiedevano indebiti compensi in denaro dai privati che avevano in pendenza l’istruttoria di istanze di condono di immobili per aggirare la burocrazia, manovrando a loro piacimento le richieste per sanare violazioni edilizie e regolarizzare immobili abusivi. Scoperchiare questo "vaso di Pandora" è stato possibile grazie ad un’intensa e complessa attività d’indagine da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma - E.U.R. Si è data infatti esecuzione ad un’ordinanza che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di sei indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di  corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, truffa e falsa attestazione e certificazione. Le indagini come detto hanno avuto inizio dal mese di settembre del 2016 quando un funzionario della società “Risorse per Roma spa”, in servizio presso l’Ufficio Condono Edilizio, denunciava di aver ricevuto uno scritto anonimo contenente esplicite minacce nei suoi riguardi. L’uomo riconduceva l’evento alla sua attività professionale, in particolare per aver riscontrato anomalie amministrative su diverse pratiche afferenti ai condoni di unità immobiliari. Nel corso delle indagini, inoltre, sono state individuate le pratiche oggetto di condotte corruttive con le necessarie verifiche presso l’Ufficio del Condono Edilizio che hanno consentito di riscontrare gli elementi informativi raccolti e quindi addebitare ad ognuno degli indagati chiare responsabilità nelle singole imputazioni per fatti di corruzione, per diverse centinaia di migliaia di euro, dettate da un sistema consolidato da diverso tempo che agiva con spregiudicata determinazione, stabilmente asserviti all’interesse privatistico attraverso il sistematico ricorso ad atti contrari ai doveri di ufficio.

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