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Fase 2, a Roma si riapre tutto prima

Damiana Verucci
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Aperture anticipate di parrucchieri ed estetisti e possibilità di indossare abiti nei camerini dei negozi di abbigliamento senza bisogno di «sanificarli» tra un cliente e l'altro ma con l'obbligo dei guanti per chi li indossa e soprattutto li tocca. Sono alcune delle linee guida che hanno tenuto banco ieri nella prima di una serie di riunioni tra la Regione Lazio e le categorie produttive. Non c'è ancora un vademecum ma sarà stilato con buona probabilità entro la fine di questa settimana. L'intento è di essere pronti nel caso in cui il Governo desse la possibilità alle Regioni che hanno un indice di contagiosità basso, di riaprire in anticipo rispetto alla data prevista. Per parrucchieri, estetisti, bar e ristoranti dovrebbe essere il primo giugno ma, secondo indiscrezioni, la Regione Lazio sta valutando di aprire almeno parrucchieri ed estetisti il 18 maggio insieme ai negozi di abbigliamento e commercio. Sempre però che l'indice resti sotto la soglia dell'1.  Per approfondire leggi anche: Ritorno alla libertà Più complicato il discorso per gli esercizi di somministrazione, che sembra improbabile possano seguire lo stesso corso dei parrucchieri anche perché è stata data loro già la possibilità di fare asporto a differenza degli altri che sono chiusi e non possono lavorare da due mesi. Si parla di una loro riapertura scaglionata rispetto ai parrucchieri ma comunque in anticipo rispetto al primo giugno. Alle associazioni di categoria è stato chiesto intanto di presentare dei protocolli di sicurezza e tra questi sarebbe passata la linea dei 40 metri quadrati di... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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