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Coronavirus, a Roma un negozio su tre non riaprirà

Sono oltre 25mila gli esercenti che non riusciranno a pagare l'affitto

Damiana Verucci
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Un negozio commerciale in locazione su tre potrebbe non riaprire più anche una volta passata l'emergenza coronavirus. Si perché, fa sapere Armando Vitali presidente di Confcommercio Roma litorale sud, nonché esperto di immobili commerciali, già da questo mese di aprile la maggior parte degli affittuari di esercizi su strada «non sarà in grado di pagare il canone di affitto». Con la conseguenza che, se il proprietario delle mura non accetterà di rinunciare al pagamento mensile o di ridurlo, si andrà avanti con la procedura di sfratto. Ma se anche si dovesse arrivare ad una sospensione del dovuto, quella stessa cifra non versata oggi dovrà essere comunque recuperata una volta riaperto e quanti commercianti saranno in grado di onorare il debito visto che sono già chiusi da tre settimane e secondo indiscrezioni sono ancora ben lontani dalla possibilità di riprendere l'attività? Non è un problema di poco conto per il commercio capitolino, che già versa in uno stato a dir poco problematico da anni.  Per approfondire leggi anche: Italia chiusa almeno fino al 18 aprile Nella Capitale sono circa 80 mila i negozi in locazione, vale a dire circa il 75 per cento del totale e di questi, tolti anche quelli che sono rimasti aperti da decreto, almeno 25 mila rischiano di non poter riaprire per il motivo suddetto. Un numero che se si somma a quello di almeno altri 25 mila negozi già sfitti sparsi per il territorio, diventa... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI 

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