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L'ultimo saluto a Luca Sacchi. Il dolore della famiglia, e Anastasiya non c'è

Una folla commossa riempie la chiesa. Genitori distrutti davanti alla bara

Mary Tagliazucchi (foto Nicola Dalla Mura)
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"Piegato dal dolore. Alfonso Sacchi, il padre di Luca Sacchi, + completamente riverso su stesso. A sostenerlo il figlio più piccolo. Dolore e commozione a Roma per i funerali del 24enne ucciso con un colpo di pistola alla testa nel quartiere Appio. Intorno alla bara di legno chiaro, davanti alla chiesa del Santissimo Nome di Maria gremita di persone ci sono Alfonso, Federico e la madre. "La mamma non si stacca più", dicono i parenti in lacrime. Come la nonna del ragazzo, portata in chiesa di peso mentre ripete "figlio mio", "figlio mio". Intorno una folla silenziosa di parenti e amici, i fiori ovunque e, sopra la bara, sistemata davanti all'altare, una cascata di rose bianche.  Il sacerdote inizia la sua omelia e si sente un rombo di motori: sono gli amici di Luca che, in modo irriverente e struggente lo salutano per l ultima volta così . Quel rombo che risuona in tutta la chieda è il loro grido di dolore che si aggiunge a quello della famiglia di Luca. E mentre ogni panca della chiesa è occupata l'assenza della ragazza del giovane è presente fra le parole dei parenti. Che la cercano fra i molteplici volti che occupano la chiesa. Il sacerdote parla di speranza ma sottolinea quanto ci sia bisogno di esempi fra i giovani. Aggiunge che episodi come questo invitano comunque al perdono. Parole che si scontrano con le lacrime soffocate dei genitori. Il fratello più piccolo sembra l'unico a restare "in piedi" in mezzo a tutta questa sofferenza. 

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