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Il legale di Carminati: ora valutiamo richiesta di scarcerazione

Dopo la sentenza della Cassazione portati in carcere nove condannati

Davide Di Santo
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Sono state eseguite nel corso della notte dai carabinieri del Ros e dai colleghi del Comando provinciale di Roma, dopo la sentenza della Cassazione sul 'Mondo di Mezzo', un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello della Capitale per 9 persone. Si tratta dell'ex presidente dell'Assemblea Capitolina Mirko Coratti, dell'ex dirigente che si occupava della cura del Verde a Roma Claudio Turella, Sandro Coltellacci, Franco Figurelli, Guido Magrini, Mario Schina, Andrea Tassone, Marco Placidi e Giordano Tredicine.  Coratti ha una pena residua da scontare di 3 anni, 7 mesi e 6 giorni con l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e incapacità di contrarre con la pubblica amministrazione per 4 anni e Mezzo. Tassone, invece, deve scontare ancora 3 anni, 11 mesi e 16 giorni, con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'incapacita' di contrarre con la p.a. per 5 anni oltre all'interdizione legale per l'esecuzione della pena. Due anni, 10 mesi e 2 giorni di reclusione e' il 'quantum' del residuo pena per Coltellacci, 2 anni, 10 mesi e 3 giorni per Figurelli, 2 anni, 2 mesi e 12 giorni per Magrini, 2 anni, 11 mesi e 13 giorni per Placidi, 2 anni, 4 mesi e 24 giorni per Schina, un anno, 9 mesi e 5 giorni per Tredicine. Chiude la lista Turella con i suoi 3 anni, 5 mesi e 23 giorni ancora da scontare. La Cassazione ieri ha ribaltato il processo d'appello stabilendo in ultimo grado di giudizio che i fatti contestati nell'inchiesta non sono da ricondurre a un'associazione a delinquere di stampo mafioso.  "Ci aspettiamo che venga immediatamente revocato il 41 bis, altrimenti faremo un'istanza", dichiara l'avvocato Cesare Placanica, difensore di Massimo Carminati (attualmente detenuto a Sassari). "In queste ore - ha detto il penalista - stiamo valutando anche di presentare un'istanza di scarcerazione in attesa che la Corte d'appello di Roma ridetermini la pena". 

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