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Pochi vigili per i controlli e i locali aprono non a norma

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Apertisenza i necessari requisiti e autorizzazioni o, addirittura, in zone vietate dalla delibera 35. Lo snellimento burocratico avviato dal Campidoglio attraverso la Scia e il Suap, prevede un controllo successivo da parte del Municipio sui locali aperti attraverso una «semplice» dichiarazione di inizio attività. Ma il «solito» problema della carenza di personale e di risorse impedisce che questi controlli avvengano. «Non perché i vigili non vogliano farlo - spiega Nathalie Naim, capogruppo dei Verdi in I Municipio - ma perché sono troppo pochi per vigilare su un numero così elevato di locali che aprono ogni anno». Fatto sta che un imprenditore può sbagliare la domanda per l'avvio di un'attività e trovarsi a gestire un locale non a norma, senza saperlo. E se entro 90 giorni il Municipio non eccepisce la sua domanda, di fatto chi ha aperto ha legittimamente il titolo per esercitare l'attività, visto che vige il principio del silenzio-assenso. Dam. Ver.

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