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Mezza città resta senz'acqua

Lavori alle condutture

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In comitanza di eventi ha lasciato alcuni quartieri e una porzione dell'hinterland con i rubinetti senz'acqua: da Morena a Ciampino e, all'interno di Roma, dal lungotevere vicino al Foro Italico fino a piazzale Clodio, finendo con una parte della Nomentana fra Ponte Tazio e Batteria Nomentana. Sono state ore convulse per le squadre Acea vista l'eccezionalità della situazione con tre guasti di notevole portata scatenatisi a poche ore di distanza. Lunedì è stata la giornata nera per la fornitura idrica con ripercussioni fino a ieri pomeriggio. Il primo episodio la mattina di due giorni fa a Morena. Una grossa conduttura dell'acqua è saltata per cause accidentali lasciando a secco parte di Ciampino, Folgarella e Morena. Un cedimento che ha provocato diversi guai. Tutto risolto nella stessa giornata. A mettere in crisi il meccanismo sono state le altre due rotture della rete idrica avvenute sempre lunedì, ma alle 15,30 in zona Clodio e alle 17 sulla Nomentana. Nel primo caso, trascinatosi fino a ieri pomeriggio, ancora una causa accidentale: un cedimento che ha danneggiato una grossa condotta. Due squadre Acea sono subito intervenute. Per il lavoro parecchio complesso ci sono volute oltre ventisei ore. Diversi i quartieri rimasti senza fornitura, parte di piazzale Clodio, viale Angelico, Circonvallazione Clodia, il lungotevere di zona fino a via di Prato Falcone. La gente s'è vista costretta a rifornirsi d'acqua con taniche e bottiglie di plastica ai «nasoni» di zone vicine o acquistando cassette d'acqua minerale. Per dare spazio ai tecnici Acea e risolvere la situazione con la chiusura di un tratto della rete stradale (circonvallazione Clodia, da via Durazzo a piazza Maresciallo Giardino e parte di viale Angelico), l' Agenzia per la Mobilità ha dovuto rivoluzionare il percorso di alcune linee Atac. I bus 32, 69 e 271 direzione Risorgimento, Clodio e San Paolo sono state deviate su lungotevere della Vittoria e viale Carso, mentre il 69 diretto a largo Pugliese è stato deviato su via Durazzo e viale Angelico. Dopo un'ora e mezza però, un'altra condotta si guastava più a est. Questa volta a causare il problema è stato un cantiere per la posa di tubature del gas su via Nomentana, all'angolo con via Generale Roberto Bencivenga, ai margini del IV Municipio. Nello scavare la trincea che avrebbe ospitato le nuove tubazioni Italgas, la ditta incaricata dei lavori ha tranciato la condotta Acea. I rubinetti hanno smesso di dare acqua in una vasta zona, da via di Fosso di Sant'Agnese, a via dei Campi Flegrei, passando per via Val Chisone, via Val Trompia, Val D'Ossola e Valsolda. L'acqua sgorgava a fiotti dalla tubazione danneggiata riempiendo la trincea di scavo e riversandosi sulla strada verso l'antico Ponte Nomentano. Per cercare di porre riparo alla situazione sono intervenuti anche i vigili del fuoco che sta propio difronte alla conduttura. Rubinetti a secco anche per il comando provinciale di Roma della Guardia di Finanza. Da qui è iniziata l'odissea anche per gli abitanti della zona. Più passavano le ore e maggiore era la necessità di rifornirsi d'acqua. Lunghe le file di persone alle fontane intorno a piazza Sempione, tutti armati di bacinelle e bidoni. Altri sono andati a prendere acqua direttamente dal fiumiciattolo in uscita dal tubo danneggiato. Alle 21 dello stesso lunedì, dopo ben sei ore, ancora non era intervenuta una squadra Acea proprio per la sequela di incidenti che ha messo in crisi il sistema di intervento. È occorsa tutta la notte e parte della giornata di ieri per venire a capo del problema. La fornitura d'acqua sulla Nomentana è stata ripristinata ieri alle 15,30. Dopo tre ore finiva anche l'emergenza a piazzale Clodio.

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