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Valeria Costantini Una scuola media trasformata in dormitorio per clochard e tossici.

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Èl'immagine del «triangolo del degrado» di San Giorgio, quartiere di Acilia nel XIII Municipio. Tre plessi scolastici abbandonati negli anni, tutti nel raggio di un chilometro, dimenticati dalle istituzioni, ma non dai cittadini, che ieri sono scesi in piazza per vedere restituiti decoro e dignità allo storico borgo. Non vogliono buttare nessuno in mezzo alla strada. Ma il degrado è una malattia contagiosa. Ci si abitua a conviverci. Prima i residenti gridavano allo scandalo, poi l'immobilismo delle istituzioni hanno tramutato questi sentimenti in rassegnazione. La protesta di ieri è stata inscenata non a caso sotto l'ex scuola Leonori, in via Morelli, edificio simbolo dell'abbandono del rione: da quando, 15 anni fa, è stata dismessa, i nuovi inquilini sono i senzatetto. «Girano nudi nel cortile mentre si fanno il bagno – racconta Leonarda, che abita di fronte la struttura fantasma – e sappiamo che usano le bombole a gas per cucinare. A pochi passi da qui c'è un asilo nido; si tratta della sicurezza di decine di bimbi. Bisogna demolire questo obbrobrio». Basta svoltare un paio di strade e ci si ritrova di fronte un'altra realtà di terrificante degrado. Tra muri impregnati d'acqua, discariche e fondamenta che cedono, ci sono una quindicina di famiglie, italiane e non, che da oltre 10 anni occupano l'asilo di via della Basaldella. Non «ex» asilo, perché doveva realmente trasformarsi in una scuola, poi nel 2002, prima della consegna, fu preso in ostaggio da alcuni sfollati. Anno dopo anno, le famiglie si sono date il cambio: oggi hanno perfino la residenza lì dentro, in attesa di case popolari promesse dal Comune. Fuori, i bimbi di Acilia senza asilo: dentro, altri bambini in uno stabile a rischio. Dopo, chissà, si parlerà di tragedia annunciata. «Tutte situazioni denunciate per anni, ma mai risolte – sottolinea Francesco Spanò, consigliere Pd del XIII, promotore della protesta – al degrado si somma degrado. Strade e marciapiedi disastrati, piazze e parchi sommersi dai rifiuti. Siamo qui per dire basta a tutto ciò». L'ultimo orrore della zona è l'ex asilo di via Telemaco Signorini: un insieme di edifici sottoposti a sequestro dai Carabinieri di Acilia nel 2009, per la presenza di amianto tra le pareti. Gli alunni escono, gli sfollati entrano. Una prassi consolidata nel XIII. «Ci abitano una ventina di famiglie – spiega Enrico - Come vicini di casa hanno gli studenti della scuola Piero della Francesca». Questa è Acilia, Villaggio San Giorgio: terra di occupazioni, illegalità e tanta rabbia.

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