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«Nessun bimbo in più negli asili nidi che non hanno lo spazio»

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«L'introduzionesecca del rapporto 1/7 educatore/bambino è stata presa senza tener conto dell'eventuale presenza di bambini diversamente abili, dell'orario di apertura diversificato dei nidi e della sua non coincidenza con l'orario di lavoro giornaliero delle educatrici» spiega in una nota Fp Cgil di Roma e Lazio. Che attacca direttamente l'amministrazione capitolina che si ostina a non vedere i tagli. «Per ogni educatrice ci possono essere al massimo 6 bambini, in ogni momento della giornata - sostiene il sindacato - È ben diverso dire, come fa il Comune, che sono sufficienti 1 educatrice ogni 7 bambini iscritti al nido. Se così non fosse non si spiegherebbe il perché il Campidoglio facendo i conti per l'applicazione delle nuove regole, ci ha comunicato che risultano centinaia di educatrici in esubero. Se questi non sono tagli come li vogliamo chiamare?». Ecco perché la Fp Cgil continuerà la sua mobilitazione. L'assesore alla Famiglia Gianluigi De Palo è tornato ieri sulla questione. «Valuteremo caso per caso gli asili nido. Da una lista che abbiamo fatto, ci sono già degli asili nido in cui non ci sarà neanche una modifica, non verrà messo neanche un bambino. Ci sono territori in cui, in tutto il municipio, verrà messo un solo bambino in più. Non si tratta di andare in deroga - precisa De Palo -, la legge verrà applicata, ma dobbiamo valutare caso per caso».

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