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«Diventerò famosa con le mie stampe sulla stoffa»

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Hagli occhi dolci, Cristel, di un azzurro intenso. Ha dato un taglio netto, biondissimo, ai lunghi capelli. È bella anche senza un filo di trucco. Sempre in viaggio intorno al mondo e tra Cellino e l'America, sospesa tra la città del papà e lo Stato che ha dato i natali alla mamma, la terzogenita di Albano e Romina Power in questi giorni è a Roma in giro per sfilate. Strano, perché prima d'ora, non s'era mai vista nei parterre degli stilisti romani. Non sta promuovendo un nuovo disco (l'ultimo «Il tempo, il nulla, l'amore e io» è uscito a ottobre scorso) non è il Tv. È qui solo per passione, curiosità e aspirazione. Cristel Carrisi, infatti, appena un mese fa ha presentato con una sfilata a Cellino San Marco la sua prima collezione del neonato marchio CrisBerry. «Mi piacerebbe molto vedere su queste passerelle le mie creazioni - spiega - ma è ancora troppo presto». Come è nata la passione per la moda? «Ho sempre vissuto in un ambiente legato sia all'arte visiva che a quella musicale. Mia madre ama dipingere e io ho iniziato a sperimentare il design delle stoffe, nuovi modi di stamparle, colorarle e disegnarle. Ho vissuto un anno a New York e ci torno spesso. Èlì che ho iniziato il mio percorso. Sono tornata in Italia con le valigie piene di stoffe realizzate da me e mi sono messa all'opera». Così nasce il marchio CrisBerry... «Mio padre mi ha dato un appartamento a Cellino che è diventata una piccola factory. Lì con un team di giovani londinesi diplomati al London college of fashion, nascono le collezioni. Tutto viene prodotto rigorosamente a Cellino. Ci tengo che sia tutto made in Italy». Prima la musica, poi la moda. Verrebbe da dire che è ancora in cerca della sua strada. «Non avrei iniziato questo progetto se non pensassi di avere qualcosa da dire. Le mie sono stampe mai viste, allegre, il mio è un marchio pensato per far sorridere, pieno di colore e di gioia di vivere. La mia strada e la mia vita sono dedicate alla creatività: scrittura, arte, poesia, moda. Non credo comunque che tornerò a cantare, mi concentrerò solo sulla scrittura per gli altri, non sono fatta per stare sul palcoscenico». Presto allora potremo ascoltare un suo pezzo cantato da Albano? «Non credo. Il mio stile è più autoriale mentre il genere di papà è nel solco della canzone italiana melodica classica». Quando la vedremo sfilare in Italia? «Intanto a fine mese mi trasferisco con mia sorella Romina a Los Angeles. Ho vari incontri di lavoro perché vorrei iniziare a vendere le mie creazioni in America. Quando sei figlio d'arte te ne vai in giro con un peso sulle spalle, sei sempre etichettato come raccomandato. Io, invece, voglio dimostrare di potercela fare da sola. Per poi tornare in Italia con un risultato già ottenuto».

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