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La prima volta di Mentana rossa

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Mentana

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La città garibaldina ha il suo nuovo sindaco e si chiama Altiero Lodi. Il vento di centro sinistra che attraversa lo Stivale è passato anche per il comune di Mentana che ha scelto l'inquilino che da domani abiterà a Palazzo Borghese. A separare i due contendenti dieci punti percentuali: il candidato del gruppo che ha messo insieme Pd, Udc, Idv e le liste civiche «Altiero Lodi Sindaco», «Democratici per Mentana» e «Insieme per Mentana, Casali e Castelchiodato» ha portato a casa il 55% dei consensi contro il 45% incassato dal suo antagonista, Mario Barbato, sostenuto dal Pdl, La Destra, Fli e «Libera Gente». «Nel mio profondo deve ammettere che mi aspettavo qualcosa di più», ha commentato a caldo Lodi durante i festeggiamenti in Piazza Dalla Chiesa. «Comunque è un risultato importante. Oggi abbiamo sconfitto una delle roccaforti del centro destra». Per Mentana, infatti, è la prima volta «in rosso» dopo ben dieci anni in cui la città è stata governata dal sindaco uscente Guido Tabanella. Sportivo, Barbato ha colto l'occasione per fare gli auguri al neo sindaco: «Mi sono congratulato con Lodi, onore al merito. Il dato di Mentana però rispecchia quello nazionale». E ora? «Faremo un'opposizione costruttiva: se le proposte e i progetti saranno validi li appoggeremo». Subito smorzate, invece, le polemiche su presunte difficoltà di gestione del maxi gruppo messo insieme dal centro sinistra per sfangarla al secondo turno. Non sono lontani i motivi per cui, meno di due mesi fa, una parte consistente del Partito democratico ha abbandonato incarichi e tessere proprio per la scelta di sostenere come candidato sindaco Altiero Lodi, nome su cui ha invece ha puntato fin dalle primissime battute il partito dello scudo crociato. Una parte dei dissidenti, guidati dall'ex pasionaria del Pd, Adelaide Rotolo, ha prima scelto la volata in solitaria, portando a casa il 17% dei voti, per poi arrivare ad un compromesso con gli ex forti di una dote che al ballottaggio valeva oro. E così è stato. In piazza con lui in un tripudio di bandiere anche la Rotolo che, abbandonati i panni e gli slogan della rivoluzione, si è detta fiduciosa per il governo che verrà. «I cittadini volevano un cambiamento e noi gli abbiamo offerto l'opportunità di voltare pagina». E ora si aprono i tavoli della politica che dovranno ragionare sulla giunta che verrà. La compagine che affiancherà Lodi dovrebbe essere così suddivisa: all'Udc oltre al sindaco andrebbe l'assessorato ai Servizi Sociali, al Pd il vicesindaco, l'Urbanistica, Bilancio patrimonio, Pubblica istruzione e le Attività produttive, alla lista della Rotolo la presidenza del consiglio comunale e i Lavori pubblici.

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