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Muore una ragazza. Caos preferenziali

Bus a Roma

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Non si sa ancora se stesse viaggiando sulla corsia preferenziale. O se invece ci sia finita, sbalzata dall'urto. Ma lo scontro tra uno scooter e un bus 904 dell'Atac, ieri mattina su via Boccea, costato la vita a una ragazza di 25 anni, morta sul colpo, ha riaperto le polemiche sulla corsie preferenziali e la necessità di riservarle solo ai mezzi pubblici. Anche se la preferenziale su cui è stato trovato il corpo della vittima non è tra quelle che il Campidoglio ha aperto alle moto dal 3 maggio e per tre mesi: corso Argentina, lungotevere San Gallo e viale Terme di Caracalla. Depennato subito viale Marconi, dopo il parere negativo dei vigili urbani. Un esperimento per fluidificare il traffico che aveva fatto insorgere tassisti, ciclisti e opposizione. E che una mozione bipartisan, firmata anche dal consigliere Maurizio Berruti (Pdl), aveva chiesto di bloccare. L'incidente sarebbe avvenuto all'altezza del civico 561, dove inizia la biforcazione della corsia preferenziale. L'autista è risultato negativo ai test per alcol e droga. Ma la dinamica non è chiara. La Procura ha aperto un'indagine. E in serata, dopo un tira e molla di notizie contrastanti, è stato il comandante del XVIII Gruppo, Davide Orlandi, a dire che la dinamica deve essere ancora chiarita. «Allo stato attuale non siamo ancora sicuri di nulla - ha detto Orlandi -. Stiamo vagliando tutte le ipotesi. Non sappiamo se la ragazza morta stesse transitando o meno sulla corsia preferenziale. Non conosciamo nemmeno i tempi in cui avremo la dinamica definitiva». Ma le polemiche ci sono state lo stesso. Che la ragazza di 25 anni sia stata vittima della preferenziale oppure no, non cambia le valutazioni sui rischi che corrono i centauri, secondo la Cgil: «Posto che le dinamiche dell'incidente sono ancora tutte da appurare, è indubbio che l'episodio ripropone il tema della pericolosità dei motorini sulle corsie preferenziali», dice il segretario della Filt Cgil di Roma e Lazio, Marco Capparelli. Ribadisce il «no» alle moto sulle corsie preferenziali il Coordinamento Roma ciclabile. «Siamo assolutamente contrari - ha detto il portavoce Claudia Tifi - perché oltre a mettere in pericolo chi guida le due ruota incentivano l'uso di comportamenti scorretti come lo zigzagare da una corsia all'altra». Il Pd ci sguazza. Per Dario Rossin, capogruppo La Destra in Campidoglio, «senza vena polemica - dice - invito le istituzioni a valutare il provvedimento. La sicurezza dei romani è più importane della fluidificazione del traffico».

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