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Altri 50 contratti a chiamata diretta nel mirino dei pm

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.Hanno scavato negli ultimi tre anni, hanno passato sotto la lente d'ingrandimento centinaia e centiana di documenti. E alla fine il numero è salito a 91. Alle 41 assunzioni «sospette» a chiamata diretta avvenute all'Ama, si sono infatti aggiunti altri 50 contratti firmati tra il 2008 e il gennaio scorso. La lista si è quindi quasi raddoppiata: la procura stava già valutando la posizione dei dipendenti assunti tra agosto e ottobre 2008. Ma mentre esaminava i contratti, ha deciso di allungare la lista per cercare di fare chiarezza sugli altri rapporti di lavoro. Questo, però, aprendo un altro fascicolo d'inchiesta, per ora senza indagati e ipotesi di reato. Nella prima inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Alberto Caperna, sono coinvolti con l'accusa di abuso d'ufficio, l'amministratore delegato Franco Panzironi, il capo del personale Luciano Cedrone, l'ex direttore del servizio legale Gianfrancesco Regard, l'ex dirigente amministrativo Ivano Spadoni e il responsabile del consorzio Elis Sergio Bruno. Ai cinque, a seconda delle posizioni processuali, si contestano 41 assunzioni a chiamata diretta. Dopo gli interrogatori delle scorse settimane, in questa fase, il procuratore aggiunto Alberto Caperna e il pm Corrado Fasanelli, stanno studiando i documenti acquisiti, le memorie di parte e le ricostruzioni offerte sinora in istruttoria. E contemporaneamente hanno deciso di aprire un secondo fascicolo per poter valutare anche le assunzioni dal 2008 al 2011. Nel mirino della procura, comunque, non ci sono soltanto le 91 assunzioni a chiamata diretta, ma ben 800 contratti dei dipendenti Ama. Molti di questi, secondo quanto accertato dalla magistratura, sarebbero stati assunti attraverso il consorzio Elis, la società specializzata nella formazione professionale. Ma per i pm Elis non avrebbe avuto i requisiti previsti dalle legge Biagi: i vertici del Consorzio hanno però già respinto tutte le accuse. L'ad Panzironi, quando è stato ascoltato dai pm, ha dichiarato che si trattava di nominativi che erano stati indicati. «Molti dei nomi mi sono stati segnalati e molti li conoscevo, del resto per aver lavorato all'Unire e poi al Comune, non posso non conoscere tante persone. E quando sono entrato all'Ama, ho ricevuto decine di segnalazioni e raccomandazioni che ho girato all'ufficio del personale perché valutasse se ciascun soggetto potesse essere utile alla nostra causa o avesse determinati requisiti tali da poter essere scelto in base alle nostre esigenze aziendali». La nuova lista, infine, comprenderebbe anche ex dirigenti dell'Ente nazionale incremento razze equine, l'Unire, di cui Panzironi è stato segretario generale.

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