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Musica in cattedra

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diPAOLA PARISET Se uno è nato e inizialmente ha vissuto a Caserta, formandovi il gruppo musicale Avion Tavel, e si chiama Peppe Servillo, è impossibile che non porti il dialetto napoletano (in una vera e propria traduzione) anche nel testo russo di Afanasiev, da cui Stravinsky trasse «Histoire du Soldat» (1918), oggi alle 17,30 in concerto nell'Aula Magna dell'Università La Sapienza, per la stagione concertistica in corso. L'Ensemble Roma Sinfonietta sarà diretto dal trentatreenne Francesco Lanzillotta, ceciliano perfezionatosi a Siena e negli Usa, nel 2011 direttore principale ospite dell'Opera di Varna in Bulgaria, che affronterà l'aspra partitura di Stravindky ancorchè declinate verso il neoclassicismo, e l'amara e sarcastica fiaba – ancorché addolcita dalla loquela partenopèa di Servillo, voce recitante - del soldato russo, che nella sua vita sfida il demonio, ma ne resterà infine vittima. Lanzillotta dirigerà anche del vecchio Petrassi «Laudes Creaturarum» (1982) anch'esso per voce e strumenti, ispirato al testo di S. Francesco. Mercoledì 19 alle ore 18, poi, l'Università di Tor Vergata – che ospita una stagione di tutto rispetto, in cui ci sarà anche la presenza di Michele Campanella, l'ideatore della Maratona Liszt nazionale – presenterà Andrea Bacchetti, il giovane pianista genovese, che si colloca fa i migliori esecutori della musica di Berio e di Bach in Italia e che predilige il rapporto con le Università – è regolare ospite della Iuc – per le finalità didattiche delle sue interpretazioni. Egli infatti, oltre ai Notturni e alla Berceuse di Chopin, e a brani di Villa Lobos, eseguirà la «Toccata in mi minore BWV 9» e le «Variazioni Goldberg» (1742) di Bach. Queste ultime risultano fra le opere più strutturalmente complesse, per relazioni numeriologiche e simbologiche, del compositore tedesco, la cui perfezione ascende ad una visione metafisica e trascendente della realtà, in cui Bacchetti eccelle. Infine, il 20-21 prossimi alle 21, l'Università di Roma Tre inizierà la sua stagione musicale al Teatro Palladium: l'Orchestra dell'Ateneo sarà diretta non per la prima volta da Francesco Amendola, il cui fratello Claudio, attore, in una serata assai accattivante sarà voce recitante di «Pierino e il lupo» (1936), capolavoro di Sergej Prokofiev, che vi volle istruire i fanciulli sui diversi strumenti orchestrali – l'oboe è l'anatra, il clarinetto è il gatto, i corni sono il lupo, il fagotto è il nonno, gli archi Pierino – non immaginando l'immenso successo che l'opera avrebbe avuto (ma non alla «prima») in tutto il mondo, sino ad oggi.

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