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I rom rovinano lo spettacolo Pubblico in fuga dal teatro India

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Intrappola. Il teatro India e i suoi spettatori sono circondati dagli accampamenti nomadi. A 360 gradi. «Non sappiamo più come fare - raccontano gli addetti alla sicurezza -, ci girano intorno centinaia di rom arroccati in tre insediamenti accanto a noi. Gli spettatori hanno paura. Scappano. Anche noi dobbiamo tenere sempre gli occhi aperti. La situazione è insostenibile». In via Luigi Pierantoni (Municipio XV) più di venti telecamere esterne al teatro, che con l'Argentina fa parte dell'Associazione «Teatri di Roma», non bastano a rendere sicuro il territorio. Duecento rom vivono a pochi metri, nell'ex edificio della fabbrica Mira Lanza. Sono ammucchiati lì dentro tra decine e decine di cumuli di rifiuti e baracche di legno fatiscenti. Di giorno non ci sono. Sono sguinzagliati dai capofamiglia per viale Marconi e piazzale della Radio. Gli uomini si occupano principalmente di gestire il racket dei parcheggiatori abusivi. Le donne e i bambini si siedono agli angoli delle strade commerciali chiedendo qualche spicciolo ai passanti. Ma è la notte che nell'ex Mira Lanza è un inferno. «I rom bevono a dismisura - spiega la security del teatro - iniziano a correre con auto e furgoni lungo la strada. Accompagnano le prostitute negli appartamenti». Il viavai delle ragazze è proprio di fronte l'entrata del teatro. Gli spettatori sono intimoriti non solo dai possibili furti ma anche dalla visione di tacchi a spillo e borsette dondolanti che, a volte, finiscono oltre la strada sterrata, tra i cespugli e gli scavi archeologici, con il maschio di turno. Lo spettacolo, quello fuori, è indecente. Non ci sono solo i duecento nomadi dell'ex Mira Lanza a circondare il teatro India. In un altro stabile abbandonato vivono quaranta senzatetto tra marocchini e albanesi. «Mentre i rom rubano ma sono innocui, nel senso che non si rischiano aggressioni fisiche - spiegano -, questi qui invece sono pericolosi. Aggressivi». E mentre di giorno si riversano nelle vie dei negozi di viale Marconi per vendere borse e cd contraffatti, di notte capita che arrivino a veri e propri scontri con i «vicini» nomadi, complice l'alcol. C'è poi un terzo accampamento che chiude in una morsa il teatro India. Si trova sotto un muro oltre Lungotevere di Pietra Papa. In quattro baracche abusive vivono venti rom. Stesso copione dei «cugini» all'ex Mira Lanza: di giorno a elemosinare, di notte a fare «festa». Tutti e tre gli insediamenti nascondono tra le baracche parecchie insidie. E non sono solo le condizioni igieniche pessime o la possibilità che le strutture dove sono nascosti crollino. Sono le bombole a gas o i fuochi accesi la notte il grande pericolo. «Questa storia degli insediamenti viene da lontano - spiega il presidente del circolo Pdl Marconi, Piergiorgio Benvenuti - e noi abbiamo più volte protestato con scioperi della fame e manifestazioni. Chiediamo lo sgombero e l'assegnazioni dei siti ad attività culturali». I vigili hanno più volte effettuato sgomberi da quando, nel 2007, è iniziata l'occcupazione. Ma il risultato per ora non si vede. E il teatro India resta sotto assedio.

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