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Un grande fratello per le buche

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Le strade dopo il maltempo

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Mentre i romani, soprattutto i motoclisti, alzano gli occhi al cielo per cercare la protezione divina contro le buche, il sindaco Alemanno scherza con l'assessore alla Mobilità: «Marchi ormai guarda allo spazio per risolvere il problema del traffico». La simpatica battuta gli è uscita a margine dell'ufficializzazione dell'accordo con l'Agenzia spaziale italiana sul monitoraggio satellitare del manto stradale. Un occhio in più a quello degli ispettori comunali che il Campidoglio ha già deciso di spedire sull'asfalto per verificare che il lavoro svolto dalle ditte pagate per riparare le strade sia fatto a dovere.   Che i satelliti siano un valido strumento di monitoraggio è fuor di dubbio. Ma a chi prende continuamente storte sui sampietrini, spacca gomme e cerchi, o viene disarcionato dalla moto finita in una voragine, farebbe piacere che i primi occhi attenti fossero quelli dei pizzardoni. Così come farebbe piacere, ogni tanto, vederli all'opera per mettere in sicurezza, con il loro nastro giallo, le buche che si sono appena aperte dopo una mattinata di intensa pioggia. Un'attività che pare stia facendo l'Ospol (il sindacato autonomo della Municipale) proprio in questi giorni, in dieci municipi, invitando le categorie ad aderire ad una class action contro la cattiva manutenzione stradale. La sigla, inoltre, ha invitato l'assessore ai Lavori Pubblici Fabrizio Ghera a fare meno chiacchiere e più sul piano pratico. Ma le buche e l'asfalto che si sgretola sono un problema antico come la Cloaca Maxima. E né Marchi, né Ghera, né tantomeno il sindaco possono fare miracoli lì dove per più di 10 anni - leggasi precedenti Amministrazioni comunali - si è lasciato campo libero a ditte poco affidabili di stendere pietosi veli di asfalto sui sampietrini senza prima togliere i sampietrini o ricoprire le buche "alla bona" trasformando le strade in vecchie giacche rattoppate. Una vera e propria piaga, quest'ultima, purtroppo ancora viva e vegeta, che non sarà certo lo sguardo attento del satellite ad estirpare. Più che attenti, bisognerebbe essere vigili, vigili come gli agenti di polizia municipale. Altrimenti ai motociclisti non resterà che continuare a rivolgersi a chi di miracoli se ne intende per davvero.  

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