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Morì per doping Sei anni al fidanzato

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Perquesta vicenda Federico Focherini è stato condannato dal giudice monocratico a sei anni di reclusione. Superata così la richiesta del pm che aveva sollecitato una pena a due anni e due mesi di carcere. Morte come conseguenza di altro delitto, esercizio abusivo di una professione, somministrazione di medicinali pericolosi per la salute pubblica, sono i reati che erano contestati all'imputato. Il processo nei confronti di Focherini, anche lui noto body builder, nonché campione internazionale di culturismo e Mister Universo 2002, ebbe inizio dopo il rinvio a giudizio disposto il 20 gennaio 2006 dal gup Roberta Palmisano. Secondo l'accusa l'uomo avrebbe procacciato all'ex fidanzata le sostanze anabolizzanti assunte dalla donna in vista di una gara di culturismo. Inizialmente non fu neanche fatta l'autopsia, poi, riesaminando la vicenda, nacquero i primi sospetti e il corpo di Claudia nel dicembre 2004 venne riesumato. Dai risultati dell'autopsia emerse che la Bianchi faceva un uso intenso di queste sostanze. L'imputato, sentito dai magistrati, respinse sempre le accuse. Contro di lui vi fu anche la dichiarazione degli stessi familiari della Bianchi, ai quali Claudia avrebbe detto di aver ricevuto da Focherini, previo pagamento di 2.500 euro, un pacco. «Quando il giudice ha letto la sentenza - ha commentato l'avvocato Alessandro Sivelli che rappresenta Focherini - ho chiesto che mi venisse ripetuto quanto scritto nel dispositivo. Non ci volevo credere. Non c'è nessuna prova, nessuna telefonata e nessuna testimonianza che dimostri che Federico abbia ceduto sostanze anabolizzanti a Claudia o ad altri soggetti».

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