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Edicola digitale
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Giuseppe Grifeo Il passaggio al digitale terrestre è un'operazione più semplice di quello che si crede, anche se in questi giorni le chiamate agli esperti antennisti si sono moltiplicate.

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Systemsdi via dei Giovi - Con il vecchio segnale analogico si potevano guardare canali anche se nevosi. Oggi la bassa potenza per cattivi cablaggi di un impianto d'antenna vecchio o mal fatto, possono impedire di godere della vasta offerta del digitale che garantisce immagini sempre perfette. Consiglio poi i televisori digitali - continua Fabrizi - Si evita soprattutto di avere in mano due telecomandi, come avviene per vecchie tv con decoder esterno collegato tramite presa scart, quella piatta e rettangolare: la connessione avviene nello stesso modo di un videoregistratore, ma l'obbligo dei due telecomandi, uno per regolare il volume della tv e l'altro per cambiare canali col decoder, fa confondere molti. Un nuovo televisore digitale ha un unico telecomando per tutto». Il cavo d'antenna bianco deve prima essere inserito nel decoder. All'accensione si deve sintonizzare il sistema: «Si fa con procedure guidate - sottolinea il tecnico - Le singole emittenti vengono messe nei canali, automaticamente, grazie al Lcm, Local Channel Number: Rai 1 al canale 1, Rai 2 al canale 2 e così via». Sono sei le operazioni principali: 1) Premere «Menu» sul telecomando; 2) Selezionare «sintonizza canali» e premere il tasto «Ok»; 3) Selezionare «sintonia automatica» e dare «Ok»; 4) Confermare ancora con «Ok»; 5) Attendere la fine ricerca; 6) Premere «Ok». Lievi differenze a seconda dei modelli. Tutti i particolari sul sito www.decoder.comunicazioni.it del ministero dello Sviluppo economico. Infine, «nei nuovi televisori c'è un vano per il Cam, la scatoletta che consente di connettere le card di abbonamento Rai, Mediaset e altre – conlcude Fabrizi – I decoder esterni possono averla o no. Se interessano solo i tanti canali in chiaro, non a pagamento, può andare bene un apparato senza lettore della card».

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