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Scuola, la protesta dell'Onda Occupati i tetti de La Sapienza

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Glistudenti si erano attrezzati per passare lì la notte, ma a far cambiare loro idea c'ha pensato il maltempo. La minaccia dei fulmini e della pioggia li ha costretti in serata ad abbandonare il presidio. Ieri una ventina di persone tra studenti dei collettivi della Sapienza e insegnanti precari sono saliti sul tetto dell'entrata principale della città universitaria dell'ateneo romano protestando «contro i tagli decisi dal governo». Dal tetto i manifestanti hanno calato uno striscione verticale lungo una decina di metri con su scritto «Tagli alla scuola: una truffa per tutti» ed è stato esposto anche lo striscione «Scuola e università stessi tagli e stessa precarietà». I manifestanti hanno lanciato dei volantini con l'immagine dell'Uomo Ragno e la scritta «Contro la 133 arrampichiamoci tutti». La protesta degli universitari, oltre a richiamare la «vittoriosa battaglia degli operai dell'Innse di Milano», segue analoghe iniziative di alcuni giorni fa, come la contestazione dei precari della scuola sul tetto dell'ex-provveditorato a Roma e quella dei movimenti per il diritto alla casa sui tetti dei musei capitolini. Ma l'Onda, annunciano gli studenti, «si ingrandirà sempre di più in vista di un nuovo autunno "caldo"». E in attesa di partecipare alla manifestazione organizzata dai precari della scuola per il 3 ottobre a Roma, l'Unione degli Studenti delle scuole superiori ha annunciato un blitz nei pressi del ministero dell'Istruzione per giovedì prossimo, in occasione dell'incontro del ministro Maria Stella Gelmini con le associazioni studentesche.

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