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Sgomberata l'ex cartiera occupata da 18 mesi

Gli occupanti lasciano lo stabile in via Salaria

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Sgomberato dopo circa diciotto mesi di occupazione. L'ex cartiera del vecchio Ente Nazionale Cellulosa e Carta, poi Museo della Carta e, ancora dopo, passato al ministero delle Finanze fino a diventare un guscio vuoto e inutilizzato, era stato occupato ad aprile 2008 dall'associazione bengalese Dhuumcatu e dal comitato Area Ingovernabile. Ieri, dalle 9, gli agenti della Polizia di Stato, carabinieri e Municipale, hanno svuotato i circa 13.000 metri quadri della struttura. La Salaria è rimasta bloccata per metà fino alle 12 circa. Si pensava di trovare dalle 150 alle 200 persone ma, alla fine, i conti si sono fermati a 81 occupanti. Alcuni sono riusciti a scappare rocambolescamente verso il Tevere. Stranieri in gran parte, bengalesi, sudamericani, ma anche italiani, uomini, donne e bambini in locali a volte al limite del rischio sanitario. C'era chi si era organizzato uno spazio funzionale in una fetta dei vasti ambienti ricavandone stanze da letto, cucina, bagno. Altri stavano in misere condizioni con servizi sanitari fatti di semplici buchi a terra e un secchio di plastica per water. Vestiti, lattine vuote, vetri rotti e altro ancora negli ambienti più degradati. Nell'area scuola un manifesto che sembra fare un parallelo fra il sistema scolastico nazionale e i campi di concentramento. Nel cortile interno, auto abbandonate, biancheria intima in terra e giochi per bambini. Poi i capannoni, utilizzati in passato per rave party. Tanti i frigoriferi da vuotare dei generi alimentari: nei prossimi giorni, frutta, carne e altro cibo, potevano decomporsi. La struttura era fornita di elettricità, non pagata dagli occupanti, servizio che verrà staccato a ore. «Il segnale che vogliamo dare è quello della legalità – dice il sindaco Alemanno - Le case, gli spazi, vadano a chi ha diritto e a chi è in graduatorie, non a chi occupa ed è nell'illegalità». Al tavolo interistituzionale del 16 settembre sulle politiche abitative si lavorerà «con tutti i soggetti che hanno titolo per parlare della casa - continua il sindaco - con i sindacati, con i movimenti, con il mondo delle cooperative e delle imprese». «È un nuovo importante segnale per coloro che vorrebbero continuare impunemente a occupare la proprietà altrui, in spregio della legalità, aggirando le graduatorie per l'assegnazione della casa popolare», aggiunge Fabrizio Santori (Pdl), presidente della commissione comunale Sicurezza. Ci sono state anche delle reazioni incivili all'operazione di polizia. «Sono apparse sui muri della sede politica del Municipio IV delle scritte ingiuriose contro Alemanno – sottolinea Francesco Filini, assessore alle politiche sociali del IV Municipio - "Alemanno pusillanime, Horus resiste!", "no agli sgomberi, Alemanno vigliacco infame"».

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