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Il premio Fregene impalma sotto il segno di Verdone

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MarioVerdone è stato uno dei giurati «storici» del Premio Fregene, avendo accettato la richiesta di Gino Pallotta. Dal 1991, alla scomparsa di Gino Pallotta, la manifestazione è stata presieduta dalla figlia Marina, la quale assegnò un Premio Fregene nel 1993 a Verdone per il saggio «Feste e spettacoli a Roma», Newton Compton Editore. Tra i premiati di questa trentunesima edizione Alicia Gimenez, Marcello Sorgi e Arrigo Levi. La Giuria che annoverava fra gli altri Toni Capuozzo, Laura Delli Colli, Luciano Onder, Marina Pallotta, Maria Rita Parsi, Daniela Tagliafico, Marcia Theophilo, e i Giurati onorari Angelo Consalvo e Rossana Montesperelli, hanno deciso di premiare Alicia Gimènez Bartlett con il Premio Internazionale per «Il silenzio dei chiostri» (edito Sellerio - Palermo), Simonetta Agnello Hornby per la sezione Narrativa con «Vento scomposto» (Feltrinelli), Arrigo Levi per la sezione Giornalismo con «Una vita non basta» (Il Mulino), Marcello Sorgi per Saggistica con «Edda Ciano e il Comunista» (Rizzoli), Giuseppe Carris per Saggistica/Critica Sociale con «Tutto quello che dovresti sapere sull'Africa e che nessuno ti ha mai raccontato» (Newton Compton Editori), e Fabio Benzi con il Premio Speciale per «Il Futurismo» (editore Federico Motta). Foto Sirolesi

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